La Claai, Confederazione delle Libere Associazioni Artigiane Italiane in relazione alle trattative in corso tra il Governo e le parti sociali sulle questioni legate al mercato del lavoro e a possibili nuove disposizioni, ha emesso un breve comunicato in cui esprime forti preoccupazioni su alcune ventilate ipotesi di modifica legate sia all’articolo 18, sia al Fondo per il finanziamento della Cassa Integrazione. Ecco qui di seguito il testo del comunicato:
“La speranza legittima che l’artigianato possa disporre di condizioni per un concreto recupero dopo gli effetti drammatici della crisi, peraltro non ancora risolta, rischia di allontanarsi stando ad alcune preoccupanti anticipazioni sui prossimi interventi del Governo sul mercato del lavoro. Tira una brutta aria di “uniformità” che finirebbe per non riconoscere all’artigianato la sue peculiarità di micro e piccola impresa, spesso familiare, fondata su un rapporto particolare e per lo più personale con i pochi dipendenti che la caratterizzano. Mi riferisco alla possibilità che il Governo decida che, per mediare sull’articolo 18, lo estenda anche alle imprese con meno di 15 dipendenti, cioè a gran parte delle nostre imprese che per ora ne sono escluse. Ed è altrettanto inaccettabile l’ipotesi, ventilata in questi giorni, di richiedere anche alle piccolissime imprese il contributo per il Fondo di Cassa Integrazione, strumento che, se non in periodi eccezionali come quelli riferiti a fine 2009 e al 2010, non è mai rientrato nella pratica d’uso dei nostri imprenditori”.