L’Ufficio Legislativo del Ministero dei Trasporti ha redatto il testo del decreto di adeguamento delle tariffe di revisione e lo ha trasmesso, agli inizi di febbraio, al Consiglio di Stato – Sezione Consultazione per verificarne la condizione giuridica.
Appena il Consiglio di Stato esprimerà parere favorevole, il decreto verrà inviato alla Presidenza del Consiglio per la relativa verifica e trasmesso, successivamente, ai Ministeri dei Trasporti e dell’Economia per la firma e dopo, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, sarà operativo.
L’art. 2 del citato decreto, che si occupa della tariffa delle revisioni svolte presso le officine autorizzate, così recita: “La tariffa relativa alle operazioni di revisione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi eseguite dalle imprese di cui all’art. 80, comma 8, del decreto legislativo n. 285 del 1992 è fissata in euro 45,00 che l’utente corrisponde anticipatamente all’impresa interessata. A tale tariffa è aggiunta quella prevista al punto 2) della tabella 3) allegata alla legge 1° dicembre 1986, n. 870, che l’utente corrispondere anticipatamente con le modalità previste dall’art. 1, per l’annotazione dell’esito della revisione sulla carta di circolazione”.
Dopo molto tempo e dopo il prolungato impegno profuso dalla CLAAI e dalle altre Associazioni si è ottenuto un risultato positivo che allinea le nostre tariffe delle revisioni a quelle europee.
Il Ministero dei Trasporti, negli ultimi sette anni, nel mentre ha tenuto bloccato il prezzo del servizio (€. 25,00 fin dal 1999) ha, di contro, imposto ai centri tutta una serie di adeguamenti tecnici che hanno gravato in maniera notevolissima sui costi di gestione.