La Mostra D’Oltremare è inadeguata
Bisogna coinvolgere le istituzioni locali
Da più parti è emersa l’esigenza di realizzare un adeguato polo fieristico nell’area napoletana.
Al riguardo mi riallaccio all’intervento dell’Ing. Sergio Fedele – presidente del gruppo piccola industria dell’Unione Industriali della provincia di Napoli- pubblicato su questo giornale venerdì 19 ottobre 2001 (pag. 9).
Le osservazioni ivi contenute sono condivisibili e vengono da me sottoscritte integralmente.
La Mostra d’Oltremare sia dal punto di vista delle infrastrutture che dal punto di vista organizzativo appare però inadeguata rispetto alle esigenze della moderna economia.
L’internazionalizzazione delle nostre imprese – soprattutto di quelle piccole e medie – passa anche attraverso la creazione di strutture espositive e l’organizzazione di eventi fieristici di importanza internazionale.
Per far ciò è, però, necessario uno sforzo congiunto ed unidirezionale di tutte le Istutuzioni locali – in primis l’Ente Regionale- oltreché di tutti i comparti economici.
Napoli gode di una posizione geografica assolutamente strategica e non può non candidarsi a svolgere un ruolo di primissimo piano in questo settore.
La creazione di un polo fieristico di “ serie A” appare assolutamente fattibile dal punto di vista economico se è vero, come è vero, che non vi sono strutture come quella di Milano o Bologna non solo nel Mezzogiorno ma anche nella più ampia area del Mediterraneo.
La fattibilità dell’operazione dal punto di vista economico rende interessante, anche per il capitale privato, partecipare – insieme alle Istituzioni- ad una scommessa imprenditoriale che può trasformarsi in un significativo business sia per gli organizzatori sia per gli espositori.
Peraltro, la possibilità di ospitare e/o organizzare stabilmente manifestazioni intorno alle quali far girare diverse migliaia di persone appare un’occasione ghiotta anche per il comparto del turismo e della ristorazione. Basti pensare che, già oggi, nei periodi in cui si organizzano presso la Mostra d’Oltremare le più importanti e gettonate manifestazioni del business to business (dedicate esclusivamente o prevalentemente ad operatori dei settori interessati) gli alberghi napoletani registrano il “tutto esaurito”.
Una significativa ricaduta si ha anche sugli operatori dell’intero ed ampio settore della ristorazione.
Ciò significa che oltre alle imprese interessate v’è un ampio indotto che beneficia dei singoli eventi.
Il merito di quel poco che è stato finora fatto va attribuito prevalentemente alle singole strutture private che- pur non essendo tra loro collegate- si sono avventurate in questo, finora oscuro, settore.
Nel contempo, alla dirigenza della Mostra d’Oltremare S.p.A. va riconosciuto il merito di aver risanato l’Ente e di aver creato, silenziosamente ed in maniera operosa, un’organizzazione aziendale interna degna di questo nome.
Occorre ora compiere un nuovo e significativo sforzo al fine di utilizzare, al meglio, le competenze accademiche, manageriali ed imprenditoriali esistenti con il sostegno e la guida politica delle Istituzioni locali.
Pur essendo ambizioso, va strutturato, approvato e realizzato – in tempi molto stretti ed in collaborazione con le associazioni di categoria e con gli imprenditori privati che, a diverso titolo, intendono partecipare all’iniziativa – un progetto di ampio respiro che possa conferire alla nostra realtà un polo fieristico adeguato, moderno ed internazionale.
E’ un treno da non perdere per le significative e positive ricadute economiche ed occupazionali che si possono ottenere.
Il primo scalino è rappresentato dalla necessità d’individuare un’area ben collegata e vicina alla città di Napoli di almeno 700 mila metri quadri in modo da creare il secondo polo fieristico nazionale, per estensione, dopo quello di Milano.
Qualsiasi ritardo o indugio potrebbe seriamente compromettere la fattibilità dell’iniziativa dal punto di vista economico specie se regioni limitrofe, come il Lazio, realizzino iniziative similari già concepite e progettate.
Alessandro Limatola
dal Notiziario CLAAI – Novembre 2001