Come si può migliorare la competitività
Qualità: il fattore umano ha un’importanza strategica
di Salvatore Cortese*
Abbiamo già in passato discusso del concetto di miglioramento continuo come metodologia di innovazione ed evoluzione delle attività produttive la cui sequenza, ideata da Deming basata sul così detto ciclo Pdca (Plan, Do, Check, Action), ovvero sulla metodologia basata sul pianificare le attività, attuare quanto pianificato, verificare l’efficacia e consolidare i miglioramenti ottenuti. Sul concetto di miglioramento continuo basato su tale meccanismo ciclico, intervengono molteplici fattori; tra quelli però più significativi, nonostante le tecnologie e la modernizzazione delle strutture produttive, è sicuramente il fattore umano. Sul fattore umano interviene il concetto di formazione, informazione e comunicazione.
Il processo formativo
Nella formazione si riconoscono le attività mediante le quali vengono acquisite metodi e capacità richieste, mentre il concetto di informazione rappresenta l’attività mediante la quale vengono fornite le conoscenze che permettono di svolgere le proprie mansioni in sintonia con altre funzioni che, nell’insieme, garantiscono la gestione globale ed, infine, il concetto di comunicazione che rappresenta la capacità di un azienda o di un gruppo di mettere in comune informazioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi in modo efficace ed efficiente.
Tra questi elementi, l’informazione e la comunicazione spesso sono i più carenti in molte aziende, visto che le attività si muovono in maniera disgiunta, spesso con insufficienti correlazione tra loro e tra le diverse persone e funzioni coinvolte.
Per colmare questa necessità, già da tempo l’industria giapponese e poi quella occidentale, ha adottato un sistema di comunicazione definito “circoli della qualità”, mediante i quali vengono analizzati problemi riconducibili alle attività svolte o alla sfera individuale. Cioè il circolo della qualità rappresenta un momento di comunicazione e spesso di informazione, dove ognuno evidenzia problematiche di qualsiasi natura circoscritte all’attività svolta e può formulare proposte di miglioramento sulla base della propria esperienza e professionalità. Gli obiettivi sono mirati a coinvolgere tutti nel miglioramento continuo, condividere esperienze e competenze, migliorare le condizioni di lavoro e delle attività svolte (prodotti e servizi), coinvolgere tutti gli addetti nella consapevolezza che solo migliorando si dà garanzia di continuità e consolidamento della propria attività produttiva.
A differenza di metodi indiretti basati su circolari o qualsiasi altro documento scritto, tale attività invece si basa, su metodi diretti cioè mediante contatti personali. E’ chiaro che la scelta di utilizzare un metodo rispetto all’altro, dipende dal tipo di informazione e comunicazione che necessitano di essere messe in comune.
Metodi di verifica
Per le attività dei circoli della qualità, sono state messe a punto delle tecniche ben precise, che tendono a dare una regolamentazione alle modalità di svolgimento delle riunioni. Le principali regole sono l’omogeneità dei partecipanti di numero compreso tra 8 e 10, la registrazione di quanto evidenziato nell’attività e la moderazione di un leader.
Il leader che non è un capo ma bensì un coordinatore delle attività, che non impone le proprie idee ma che riesce a decifrare e stimolare i partecipanti in modo positivo, poiché l’obiettivo è il miglioramento aziendale e non la critica.
Un aspetto fondamentale di questo tipo di impostazione aziendale, è quello legato al coinvolgimento del management (direzione aziendale), che dovrebbe essere consapevole del contributo migliorativo che potrebbero apportare i risultati scaturiti da tali attività e che dovrebbe prendere atto ed analizzare in termini di costi e benefici l’attuazione di eventuali modifiche da apportare alla propria gestione.
*consulente Claai per la Qualità
Ricordiamo agli associati Claai che per qualsiasi chiarimento in merito alla progettazione, realizzazione e certificazione di Sistemi di gestione della qualità e ambiente, Salvatore Cortese è disponibile presso la sede Claai tutti i lunedì dalle ore 17.00 alle ore 19.30, previo appuntamento.
dal Notiziario CLAAI – Novembre 2002