Con il D.Lgs.124/2004 riformate le funzioni ispettive in materia di previdenza sociale e di lavoro
di DOMENICO BERRITTO*
Con il D.Lgs. 124 del 23 aprile scorso il Governo ha proceduto al riassetto della vigente disciplina sulle ispezioni in materia di previdenza sociale e lavoro, nonché alla definizione di un quadro regolatorio finalizzato alla prevenzione delle controversie individuali di lavoro in sede conciliativa, ispirato ai criteri di equità ed efficienza.
Nonostante la valenza ed il campo di applicazione giuslavoristico del provvedimento, la riforma dei servizi ispettivi ha indubbi riflessi anche nel settore della prevenzione degli infortuni e della sicurezza sul lavoro.
L’art. 1 del decreto ha mantenuto ferma la competenza primaria e generale dei Dipartimenti di prevenzione delle A.S.L. in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; il legislatore delegato ha così ritenuto di confermare il modello generale di base dell’art. 23 del D.Lgs. 626/94 che assegna ai Servizi Ispettivi delle Direzioni Provinciali del Lavoro una competenza meramente di carattere integrativo e di affiancamento di quella esercitata dalle A.S.L. e limitata a quei settori “comportanti rischi particolarmente elevati” (D.P.C.M. 412/97); restano, comunque, confermate le competenze esclusive in materia di vigilanza attribuite agli ex Ispettorati del Lavoro (ad esempio in tema di tutela del lavoro minorile).
Il decreto di riforma dispone, inoltre, che il personale ispettivo delle Direzioni Regionali e Provinciali del Lavoro, nell’esercizio delle attività di vigilanza e “secondo le attribuzioni conferite dalla normativa vigente, opera anche in qualità di Ufficiale di Polizia Giudiziaria”. Laddove, invece si tratti di attività di “prevenzione e promozione finalizzata al rispetto della normativa in materia lavoristica e previdenziale, presso i datori di lavoro” al personale ispettivo compete più limitatamente la qualifica di Pubblico Ufficiale, con le conseguenze e differenze in tema di accertamento dei reati, di obbligo di loro denuncia e titolarità dei poteri di investigazione penale.
Il D.Lgs.124/04 ha anche provveduto alla ridefinizione di tutti e tre gli strumenti operativi dell’Ispettore del Lavoro (diffida, disposizione, prescrizione). Per quanto riguarda la prescrizione, operante nei casi di accertamento di violazioni di carattere penale, punite con la pena alternativa dell’arresto o dell’ammenda, si è fatta una semplice trasposizione di quanto già contenuto nel modello del D.Lgs. 758/94 già operante nel campo delle violazioni in materia di sicurezza sul lavoro; per la diffida se ne è fatta una copia similare trasformando l’istituto da facoltativo in obbligatorio, prevedendo una procedura sanzionatoria premiale di incentivazione dell’adempimento (fino ad ¼ del massimo della pena) con conseguente estinzione del procedimento sanzionatorio; per le disposizioni ci si è limitati a ridefinire la procedura del loro gravame amministrativo (relativamente alla presentazione di ricorso non sospensivo al Direttore della D.P.L. con esito di silenzio-rigetto oltre il termine di 15 giorni dal ricorso).
Due sono le notazioni finali : la prima è che il D.Lgs. 124/2004 trova già un supporto operativo nell’azione ispettiva nel Codice di comportamento ad uso degli Ispettori del Lavoro emanato nel 2001 dal Ministero del Lavoro; la seconda è l’impatto della riforma in ambito prevenzionistico, poiché la tutela delle condizioni di lavoro è in stretto rapporto con una sana costituzione del rapporto stesso, molto dipenderà da come, in concreto, saranno in grado di porsi le Direzioni Provinciali e Regionali del Lavoro nell’ambito di quella fondamentale nuova azione di prevenzione e promozione presso i datori di lavoro finalizzata al rispetto della normativa in materia lavoristica e previdenziale, in confronto alla concezione esclusivamente repressiva avuta fino ad oggi.
*consulente Claai per la sicurezza ambientale e sul lavoro
Per maggiori chiarimenti in merito agli obblighi previsti dal D.Lgs. 626/94 Domenico Berritto riceve c/o la sede Claai di Napoli, il martedì ed il venerdì dalle 16.00 alle 19.00 previo appuntamento.