La legge sull’artigianato “Norme per la qualificazione, la tutela e lo sviluppo dell’impresa artigiana” approvata lo scorso 9 luglio dal Consiglio Regionale e pubblicata sul Burc del 7 agosto unifica legislativamente gli interventi in materia di artigianato….
Il testo approvato rappresenta un punto di svolta necessario per razionalizzare e unificare la normativa esistente e per mettere in campo misure per il sostegno concreto alle imprese di un comparto così fortemente radicato sul territorio, e che rappresenta l’eccellenza del made in Campania. Esso rappresenta un importante passo in avanti della Regione Campania che si è dotato di uno strumento di regolazione e programmazione mai avuto prima. La Campania non ha, infatti, mai avuto una legge regionale quadro sull’Artigianato a differenza di tante altre regioni che vi hanno da tempo creduto raccogliendo peraltro ottimi risultati negli anni, sia in termini di costituzione di nuove imprese che di sviluppo di quelle esistenti con gli intuibili vantaggi di crescita occupazionale, specie giovanile.
Riforma della legge sull’artigianato in 6 punti
La Legge si compone di sei capitoli di intervento; per ognuno di questi necessitano norme attuative, che deve emanare la Giunta Regionale sentite le Associazioni
dell’Artigianato, e stanziamenti in bilancio.
I Capitoli della legge si possono così sintetizzare:
1. Legge artigianato : riconoscimento del ruolo delle Associazioni Artigiani
Si riconoscono le Associazioni Artigiani di categoria a struttura nazionale, firmatarie di contratti collettivi nazionali di lavoro dell’artigianato, effettivamente presenti ed operanti in Campania, quali soggetti principali di riferimento dell’Ente Regione per sviluppare le politiche, le azioni e le attività a favore del comparto.
Si riconosce, altrensì, l’importanza della bilateralità nelle relazioni sindacali.
2. Legge artigianato : qualificazione delle imprese artigiane
Qualificazione delle imprese artigiane e delle loro forme consortili, al risanamento ambientale, all’innovazione e alla ricerca, alla qualificazione degli imprenditori, alla commercializzazione e l’internazionalizzazione dei prodotti.
Si promuove la qualificazione dell’ impresa artigiana destinando provvidenze per:
a) il risanamento degli ambienti di lavoro e lo sviluppo di nuove attività in campo ambientale;
b) il recupero funzionale di immobili in disuso a destinazione produttiva;
c) l’ammodernamento e lo sviluppo aziendale attraverso l’acquisizione di macchinari e servizi;
d) la formazione imprenditoriale e l’aggiornamento professionale dei titolari e collaboratori d’impresa, attraverso, anche il coinvolgimento dell’Associazione dell’artigianato;
e) lo sviluppo delle relazioni commerciali, soprattutto, in riferimento ai mercati internazionali, gli incentivi per la partecipazione di mostre e fiere e per l’acquisizione di servizi per l’elaborazione di strategie innovative di presenza sui mercati esteri, con il pieno coinvolgimento delle Associazioni dell’artigianato;
g) azioni, strumenti ed incentivi per contrastare l’economia sommersa e le attività abusive.
3. Legge artigianato : agevolare l’accesso al credito
Si promuove l’accesso al credito a breve e medio termine ed a servizi finanziari delle imprese artigiane e delle loro forme associate, mediante la stipula di una apposita convenzione con ARTIGIANCASSASPA, con la concessione di contributi in conto
interesse sulle operazioni di finanziamento a favore delle imprese artigiane ai sensi dell’art. 37 della legge 25 luglio 1952, n. 949 e contributi in conto canoni sulle operazioni di locazioni finanziarie ai sensi della Legge n. 21 maggio 1981, n. 240.
4. Legge artigianato : interventi a sostegno dei confidi
La Regione favorisce il rafforzamento e le fusioni dei Consorzi di garanzia collettiva fidi iscritti all’Albo delle Imprese artigiane ai sensi della legge 443/85 e s. m. i. Mediante il rafforzamento del patrimonio sociale dei confidi, la concessione
di un contributo per le spese connesse alle operazioni di attuazione di progetto di fusione e l’integrazione dei fondi rischi;
5. Legge artigianato : istituzione e funzionamento dell’Osservatorio Regionale dell’Artigianato
La nascita di un Osservatorio regionale dell’Artigianato si inserisce in un ambito più vasto di revisione e qualifica degli strumenti di sostegno all’artigianato, nell’ottica di valorizzazione e innovazione di tali strumenti. Attraverso le rilevazioni, l’analisi e lo studio delle problematiche del settore la Regione sarà in grado di acquisire dati ed elementi informativi necessari per definire gli indirizzi e attuare interventi volti alla crescita e all’innovazione delle imprese artigiane. In questa ottica l’Osservatorio promuove un’attività permanente di analisi e di studio delle problematiche del settore artigiano e non si pone elusivamente come punto di raccordo per la rilevazione statistica dei dati e la loro diffusione ma mira a diventare luogo di “coltura” delle proposte di policy per il settore.
6. Legge artigianato : incentivi alla trasmissione d’impresa e alla creazione di impresa – start up
Si promuovono e si finanziano:
a) iniziative intese ad attuare il trasferimento di proprietà di un’impresa artigiana da un titolare ad un altro, al fine di non disperdere le attività imprenditoriali già in essere, e di salvaguardare i livelli occupazionali;
b) le iniziative intese a porre in essere aiuti alla creazione d’impresa, altrimenti denominata “start – up”, al fine di accrescere la nascita di nuova imprenditorialità e di favorire la crescita occupazionale.
Ogni anno, entro trenta giorni dalla approvazione del bilancio regionale di previsione, sulla base delle risorse iscritte, la giunta Regionale, sentite le Associazioni dell’artigianato, stabilisce le priorità di intervento.
Inoltre la Legge stabilisce l’effettiva condizione di parità nell’accesso ai bandi di regimi di aiuto, compresi quelli comunitari, tra le micro imprese e le piccole e
medie imprese assicurando una riserva percentuale, in favore delle microimprese, non inferiore al 25 per cento.