Pubblichiamo il documento unitario della CLAAI e delle altre Federazioni Regionali dell’Artigianato e presentato all’Assessore regionale sen. Sergio Vetrella
Osservazioni e proposte di integrazione alle linee guida del PASER
PREMESSA
L’esperienza del passato recente ha evidenziato una discrasia seria nell’attuazione degli interventi a sostegno dell’Articolato mondo delle PMI.
Il PASER si fonda su un’idea di indiscutibile razionalità: quella di un approccio “trasversale” in grado di interfacciare l’intero mondo delle PMI, prescindendo dalle sue interne articolazioni. Esso, infatti, indica obiettivi validi per l’intero mondo produttivo verso il quale la legislazione europea e nazionale, consente interventi di supporto e strumenti operativi attraverso i quali si attua e che sono indifferenti alla ineguale attitudine ad utilizzare uno strumento che non si articoli per attività (di produzione o di servizio; di servizio alle imprese o alla comunità; di commercializzazione), per dimensioni. L’effetto perverso che ne è in questi anni derivato è che una intuizione giusta (obiettivi comuni) realizzata con strumenti non adeguati ha avuto l’effetto perverso di cancellare, negli interventi di sostegno, quasi completamente l’intero e complesso mondo dell’Artigianato.
Tutto questo, come è ben noto, non avviene solo per le risorse straordinarie, proprio perché il PASER assorbe ed indirizza anche le magre risorse ordinarie.
Proprio perché condividiamo positivamente una scelta che affidi ad un unico strumento la finalizzazione dell’intero monte risorse, le nostre osservazioni non vanno nella direzione della introduzione di una diversa finalizzazione per l’uso delle risorse ordinarie da quella prevista per le straordinarie. Le Federazioni regionali dell’Artigianato sono convinte che proprio in sede di Paser si attualizzi al modificato scenario economico una capacità di articolazione dell’intervento regionale che nel passato remoto erano attivate dalla legislazione ordinaria.
Questa è una scelta a nostro avviso obbligata, se si intende intercettare non solo le inesplorate potenzialità di crescita dell’impresa Artigiana ma se si intende dare risposte anche ed una esigenza di mantenimento sul territorio, con il loro insostituibile apporto alla vivibilità di quartieri e paesi, quella miriade di imprese Artigiane e di micro imprese che sono cellule elementari di ogni sano tessuto economico e sociale.
Da qui l’esigenza di una integrazione-correzione alla proposta di Paser che è ispirata alla considerazione elementare che per imprese diverse la mancata introduzione di meccanismi diversi comporta non una pari opportunità ma una disparità reale.
Ciò premesso la Campania non può e non deve fare a meno dell’apporto che alla sua ripresa può venire dal contributo delle imprese Artigiane.
FONDO DI ROTAZIONE PER L’ARTIGIANATO
La proposta, quindi, che le Federazioni dell’Artigianato si sentono di avanzare è quella di uno specifico capitolo, un fondo di rotazione per le imprese Artigiane, con una dotazione, per dare il senso, delle dimensioni, che sia pari ad un quarto delle risorse complessive che si immagina di appostare per gli strumenti articolati sotto la forma di “contratti di programma”, proprio per la consapevolezza che è nella natura stessa di questo strumento il rendere irrilevante, se non l’escludere del tutto, il mondo delle imprese meno strutturate.
Il fondo opera con bandi trimestrali, a sportello, in regime de minimis, a cui possono attingere, con le intensità di aiuto previste per i contratti di programma, le imprese, singole ed associate, per tre distinti tipologie di interventi:
1) sviluppo aziendale, industrializzazione dei risultati di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale e trasferimento d’impresa; interventi a sostegno dei processi di integrazione tra imprese. Destinatari: imprese Artigiane non cooperative, anche di nuova costituzione, iscritte al Registro delle imprese e all’Albo delle imprese Artigiane, in forma singola o associata.
spese ammissibili: terreni (nella misura del 10%), impianti industriali, macchinari, attrezzature, edifici esistenti, edifici di nuova costruzione, opere murarie e assimilate (solo impiantistica aziendale e lavori edili correlati agli investimenti in macchinari e/o attrezzature), mezzi e attrezzature di trasporto (solo nuovi e strettamente necessari allo svolgimento dell’attività). Per le integrazioni di imprese sono altresì ammissibili gli attivi materiali ed immateriali e le spese di acquisizione dei servizi di consulenza.
aiuto: compreso tra € 50.000,00 e € 500.000,00 per impresa, ovvero per ciascuna impresa associata, nel caso di progetti collettivi.
2) valorizzazione dell’Artigianato artistico, tradizionale, tipico e innovativo, attraverso:
la ricerca di nuovi modelli e la realizzazione e la sperimentazione tecnica di nuovi prodotti, nonché la realizzazione di marchi di qualità e di origine, la realizzazione di rassegne ed esposizioni tematiche; la realizzazione di pubblicazioni, cataloghi, supporti audiovisivi e telematici;
la partecipazione delle imprese Artigiane a rassegne e manifestazioni di carattere commerciale in Italia e all’estero; l’allestimento, presso le strutture pubbliche di conservazione di beni culturali, di stazioni portuali ed aeroportuali di spazi idonei alla presentazione e alla vendita di oggetti e riproduzioni ispirati alle collezioni ivi esistenti; la realizzazione di corsi formativo-lavorativi nelle botteghe scuola. Destinatari: imprese Artigiane non cooperative, anche di nuova costituzione, iscritte al Registro delle imprese e all’Albo delle imprese Artigiane, in forma associata.
spese ammissibili: investimenti relativi ad attivi materiali e immateriali strettamente connessi al progetto. Aiuto: compreso tra € 25.000,00 e € 500.000,00 per impresa associata, con un massimo di € 500.000,00 per progetto.
3) rafforzamento della rete dell’Artigianato di servizio Destinatari: imprese Artigiane non cooperative, anche di nuova costituzione, iscritte al Registro delle imprese e all’Albo delle imprese Artigiane, anche di nuova costituzione. Spese ammissibili: investimenti materiali in attrezzature e spese di adeguamento delle sedi e degli impianti. Aiuto: compreso tra € 5.000,00 e € 50.000,00 per impresa.
PROPOSTE INTEGRAZIONE LINEE
Infine, ad integrazione delle linee di azione del PASER si propone di promuovere:
– a) Linea d’azione 1)
il risanamento degli ambienti di lavoro e lo sviluppo di nuove attività in campo ambientale;
il recupero funzionale di immobili in disuso a destinazione produttiva;
l’ammodernamento e lo sviluppo aziendale attraverso l’acquisizione di macchinari e servizi;
– b) Linea d’azione 2)
lo sviluppo delle relazioni commerciali, soprattutto, in riferimento ai mercati internazionali, gli incentivi per la partecipazione di mostre e fiere e per l’acquisizione di servizi per l’elaborazione di strategie innovative di presenza sui mercati esteri, con il pieno coinvolgimento delle Associazioni dell’Artigianato;
azioni, strumenti ed incentivi per contrastare l’economia sommersa e le attività abusive.
Per migliorare l’accesso al credito, oltre alle misure previste per il rafforzamento del sistema dei Confidi, prevedere contributi in conto canone per la locazione finanziaria di macchinari nuovi e tecnologie innovative e contributi in conto interesse sui prestiti per investimenti aziendali a breve e medio termine. Convenzioni per l’apprendistato: è utile sottolineare che l’EBAC – Ente Bilaterale dell’Artigianato Campano – già interviene con proprie risorse a favore delle imprese che trasformano il contratto di apprendistato nell’assunzione a tempo indeterminato. Pertanto, si potranno stipulare convenzioni per utilizzare risorse pubbliche e private.
– c) Linea d’azione 4)
la formazione imprenditoriale e l’aggiornamento professionale dei titolari e collaboratori d’impresa Artigiana, soprattutto, nel campo dell’utilizzo ed installazioni di impianti ad energia a fonti rinnovabili.