Come già riportato nel numero 10/01 del “Notiziario Claai”, le imprese artigiane della lavorazione del ferro battuto rischiavano seriamente di scomparire a causa di un Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 2 ottobre 1995, che vieta l’utilizzo del carbone e del coke metallurgico per ragioni di tutela ambientale.
Le Associazioni di categoria, allo scopo di scongiurare il rischio di estinzione di tali imprese, aveva sollecitato il Governo ad una rapida approvazione di un provvedimento che consentisse l’uso dei predetti combustibili negli impianti di lavorazione del ferro forgiato a mano, anche considerato l’inesistente danno ambientale dovuto al loro ridottissimo consumo. Finalmente il Dpcm dell’8 marzo 2002 ha posto fine alla preoccupazione degli artigiani del settore, che possono così continuare a realizzare quei meravigliosi oggetti d’arte che sono da sempre apprezzati in tutto il mondo.
dal Notiziario CLAAI – Giugno 2002