A cura dell’Ufficio Credito
Le liberalizzazioni previste dalla legge cd. “Cresci Italia” per calmierare i premi assicurativi restano al palo, mentre la crescita del mercato assicurativo non
accenna a fermarsi.
Il governo Monti aveva
puntato su alcuni provvedimenti per far diminuire la spesa assicurativa, come l’obbligo, per le compagnie, di dichiarare lo sconto da applicare agli automobilisti virtuosi, la confrontabilità di più preventivi nel momento del rinnovo o della sottoscrizione del contratto Rc-auto e la possibilità di applicare una tariffa scontata per chi accetta di installare una scatola nera (black box).
Dopo mesi dalla entrata in vigore della legge, questi provvedimenti non sono ancora operativi e, di conseguenza, i benefici per gli assicurati sono stati, quasi, nulli.
In sintesi analizziamo, nel dettaglio, i vari provvedimenti.
Confrontabilità dei preventivi
L’articolo 34 del decreto “Cresci” Italia, in origine prevedeva che, all’atto del rinnovo o della sottoscrizione di una nuova polizza, l’agenzia, oltre a presentare la propria offerta, ne avrebbe illustrate altre due, di compagnie diverse e l’utente avrebbe avuto possibilità di sottoscrivere direttamente la più conveniente.
L’opposizione delle imprese assicurative ha determinato che, nel testo di legge definitivo, è previsto che in agenzia l’utente riceva solo un’informazione sui prezzi e sulle caratteristiche generali di altre due offerte commerciali, con risultati che possiamo facilmente prevedere. Infatti, quale agente assicurativo presenterebbe due preventivi più favorevoli di altre compagnie a discapito di quella rappresentata?.
Sconto
Un altro provvedimento che resta in alto mare è il cosiddetto sconto agli automobilisti virtuosi. Nell’ aprile scorso, l’Isvap attraverso una “lettera al mercato” ha fornito delle interpretazioni su come applicare la norma: “La riduzione pattuita – scriveva l’Istituto – non potrà in alcun caso essere assorbita da eventuali variazioni tariffarie nel frattempo maturate”.
Le compagnie, come al solito, non ci stanno, sostenendo che si tratta di uno sconto di Stato e, pertanto, hanno prodotto ricorso al Tar del Lazio, che si pronuncerà il 5 novembre prossimo.
Black box
Per l’utente che sceglie l’istallazione di una scatola nera che registri i dati in caso di incidente, recita il decreto “Cresci Italia”, la compagnia deve riconoscere uno sconto annuale e deve sostenere tutte le spese di gestione (installazione, attivazione, portabilità). Anche in questo caso, le compagnie si sono ribellate dando luogo ad uno scontro tra l’autorità di vigilanza (IVASS) e l’Ania (l’Associazione delle imprese assicuratrici): la prima afferma che le compagnie sono obbligate ad offrire la black box col sostenendo tutti i costi, la seconda, invece sostenendo che ciò è facoltativo, è ricorsa al Tar del Lazio.
Inoltre, per rendere operativa la diffusione della scatola nera nelle auto, i sistemi di rilevazione che in caso di incidente ne chiariscono la dinamica, mancano ancora due decreti attuativi che i vari Ministeri devono emanare.
Nuovi contratti con garanzie base per tutti
Stop al tacito rinnovo per tutti i contratti Rc-auto, standard minimo per ogni contratto assicurativo. Con queste norme, sulle quali sta lavorando il ministero dello Sviluppo economico, il governo riproverà – speriamo con maggiore successo rispetto al passato – a fermare il caro-assicurazione.
Conclusioni
Come al solito nel nostro Paese si tenta di dare una svolta a tutela dei consumatori introducendo nuove norme di legge (decreto “Cresci Italia”), ma puntualmente spuntano coloro che vedono minacciati i propri interessi e provvedono a ostacolare e rallentare ogni forma di crescita. Senza dimenticare i decreti di turno che i vari Ministeri devono emanare. Gli assicurati, intanto, continuano ad aspettare e a pagare e le poche speranze sembrerebbero affidate, per ora, ad un unico paladino: il Tar del Lazio.