“Gli utenti chiedono controlli per il prodotto finito e per tutta la filiera
Il comparto agroalimentare è quello che negli ultimi tempi sta subendo maggiori spinte di trasformazioni radicali, motivati sia dagli eventi che hanno interessato questo settore negli ultimi anni, sia dall’esigenza di chiarezza e trasparenza da parte del produttore, in termini di salubrità e igiene dei prodotti alimentari.
Ormai l’obiettivo delle aziende non è più la quantità da produrre, ma la qualità in termini di caratteristiche di sicurezza e proprietà, nonché il controllo della
provenienza delle materie prime utilizzate.
Qualità intesa anche come trasparenza delle aziende agroalimentari e delle caratteristiche dei prodotti.
Nel contesto cresce la necessità di sistemi certificativi, da parte di enti terzi con attività di verifica e sorveglianza, qualificati ed accreditati a livello internazionale e con credibilità riconosciuta, che attestano la conformità di un sistema o un prodotto a specifici requisiti, di qualità e rispetto ambientale.
La certificazione può essere di due macrotipologie:
1) di sistema, relativamente al sistema di gestione, per la qualità, ed ambientale, che attesti la conformità dell’organizzazione ai requisiti richiesti dalle specifiche norme di riferimento (Iso 9000 e Iso 14000).
2) di prodotto, in cui si attesta la conformità dello stesso a determinati requisiti imposti per legge o requisiti determinati dal produttore, in questo caso si parla di certificazione di prodotto volontaria.
Ed è proprio quest’ultima che negli ultimi tempi si sta diffondendo, diventando uno strumento di valorizzazione dei prodotti che possiedono particolari caratteristiche stabiliti dal produttore.
Le caratteristiche dichiarate sono valutate e, se considerate idonei, approvate dall’ente che attesta la capacità dell’azienda di garantire il mantenimento di questi requisiti nel tempo, con la garanzia del rispetto dell’Haccp, riguardante il controllo degli aspetti igienico sanitari.
Se l’azienda fa valutare il proprio prodotto ad un ente terzo qualificato e riconosciuto, con la possibilità di smentire o validare determinati requisiti, da sicuramente una garanzia di trasparenza e responsabilità.
Da ciò deriva il maggior impatto commerciale, che acquisisce l’azienda rispetto ai consumatori e alla grande distribuzione che, spinta dalle crescenti esigenze di mercato, richiede sempre maggiori garanzie ai propri fornitori.
Tutto ciò si traduce in una importante opportunità per le piccole e medie aziende di lanciare i propri prodotti verso nuovi mercati e di valorizzare le peculiari caratteristiche dei prodotti tipici e salvaguardare le caratteristiche di genuinità.
Inoltre la Claai ha in programma incontri e dibattiti, mirati a coinvolgere ed informare gli addetti ai lavori sulle trasformazioni in atto del mercato e normative cogenti.
Salvatore Cortese
Consulente Claai per la Qualità
Ricordiamo agli associati CLAAI che per qualsiasi chiarimento in merito alla progettazione, realizzazione e certificazione di sistemi qualità Salvatore Cortese è disponibile presso la sede CLAAI tutti i lunedì dalle 17.00 alle 19.30, previo appuntamento.
dal Notiziario CLAAI – Dicembre 2001