le verifiche sull’attuazione
Controlli più assidui delle Asl nelle aziende
di Domenico Berritto*
Si scatena in queste settimane una nuova offensiva delle Aziende sanitarie locali e degli altri organi di controllo, contro la mancata osservanza delle prescrizioni in materia di sicurezza sul lavoro e contro quel milione di infortuni sul lavoro che ogni anno provoca in Italia un sacrificio inaccettabile in termini di vite umane: circa 1300 morti. Questo è quanto sta emergendo a Bari dove si sono tenuti una serie di convegni ed iniziative promosse dall’Agenzia Europea per la sicurezza sul lavoro (nel quadro della settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro).
Valutazione dei rischi, pianificazione delle attività dell’impresa, corretta gestione dell’informazione e della formazione dei lavoratori, verifica dell’apposita documentazione e monitoraggio costante delle fasi critiche di lavorazione, questi i punti cardine da cui partiranno le task-force di ispettori messe a punto per l’occasione.
Ma quello su cui ci preme, più di tutto, puntare l’attenzione è il consistente vantaggio economico che può derivare all’azienda dalla corretta applicazione del Decreto Legislativo 626/94 .
Il costo, reso noto dall’Inail, per gli infortuni in Italia ogni anno ammonta a 27 miliardi di euro, pari a circa il 3 per cento del Pil, con 16 milioni e mezzo di giornate lavorative perdute. Questo ingente numero di vittime sul lavoro, oltre a rappresentare un insostenibile tributo umano, grava pesantemente sull’organizzazione aziendale.
In caso di infortunio, infatti, ai costi diretti per l’azienda rappresentati dalla perdita di produzione, il costo del lavoro straordinario per compensare la produzione mancata, l’aumento del premio assicurativo, gli eventuali sequestri di strutture e macchinari (per i casi più gravi), le spese legali, si sommano i costi indiretti come il danno all’immagine aziendale, l’insoddisfazione del cliente, il ritardo nella consegna del prodotto, e così via.
L’obiettivo è quindi il miglioramento dell’efficienza dei cicli produttivi, l’ottimizzazione delle risorse investite in sicurezza, la riduzione delle ore lavorative perdute e così convincere un maggior numero di imprese della necessità di investire in sicurezza.
*consulente Claai
per la sicurezza ambientale
e sul lavoro
Per maggiori chiarimenti in merito agli obblighi previsti dal D.Lgs. 626/94 Domenico Berritto riceve c/o la sede Claai di Napoli, il martedì ed il venerdì dalle 16.00 alle 19.00 previo appuntamento.
dal Notiziario CLAAI – Novembre 2002