di ACHILLE CAPONE
Gli ultimi accordi interconfederali tra le Confederazioni dell’Artigianato ed i Sindacati dei Lavoratori assegnano agli Enti Bilaterali un ruolo cruciale e fondamentale nel processo di modernizzazione delle relazioni industriali in Italia e, soprattutto, in Campania.
Le intese sottoscritte, a partire dal novembre 2008 fino al dicembre 2009, prevedono un ruolo attivo degli Enti Bilaterali per la gestione di aspetti importanti di welfare contrattuale, responsabilizzando imprese e lavoratori, per disegnare un modello stabile che possa spaziare dalla sanità integrativa alla previdenza, dalla formazione continua al sostegno al reddito, sull’esperienza della contrattazione decentrata e della bilateralità.
In breve siamo in grado di affermare che gli Enti Bilaterali possono costituire uno strumento essenziale per il passaggio a una stagione fondata su una nuova “complicità” tra capitale e lavoro, nonché una delle forme più significative attraverso le quali si concretizza l’idea di un nuovo welfare complementare.
L’esperienza, più che decennale, realizzata in Campania dall’Ebac, l’ente bilaterale dell’artigianato, è significativa e, sicuramente, positiva se si considera che si è inserita e sviluppata in un tessuto di relazioni sindacali abbastanza deboli.
Ora, in Campania, anche per contribuire ad uscire dalla crisi è necessario che tutte le parti sociali, datoriali e sindacali, facciano un passo in avanti per disegnare un confronto ed una organizzazione bilaterale più avanzata e più adeguata ai tempi.
Sicuramente, uno aiuto concreto e decisivo oltre che una sfida a fare meglio e di più ci viene fornito dagli accordi nazionali che mutano essenzialmente alcuni aspetti contrattuali.
Tali accordi nazionali prevedono che:
– la bilateralità prevista dalla contrattazione collettiva dell’artigianato è un sistema che coinvolge tutte le imprese aderenti e non aderenti alle associazioni di categoria in quanto eroga prestazioni di welfare che sono indispensabili a completare il trattamento economico e normativo del lavoratore previsto all’interno dei contratti collettivi di categoria;
– le prestazioni presenti nei sistemi di bilateralità nazionale e regionale rappresentano un diritto contrattuale di ogni singolo lavoratore che, pertanto, matura, esclusivamente nei confronti delle imprese non aderenti e non versanti al sistema bilaterale, il diritto alla erogazione diretta da parte dell’impresa datrice di lavoro di prestazioni equivalenti a quelle erogate dagli Enti bilaterali nazionale, regionali;
– l’impresa, aderendo alla bilateralità ed ottemperando ai relativi obblighi contributivi, assolve ogni suo obbligo in materia nei confronti dei lavoratori;
– a decorrere dal 1° luglio 2010, le imprese non aderenti alla bilateralità e che non versano il relativo contributo dovranno erogare al lavoratore una quota di retribuzione pari ad € 25,00 lordi mensili.
Il contenuto degli accordi sottoscritti e recepiti nei contratti collettivi di tutte le categorie pone sullo stesso piano tutti i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane. In tal senso, le imprese possono scegliere di aderire all’Ente Bilaterale con un versamento di gran lunga inferiore rispetto ai 25 euro mensile per ogni dipendente, nel caso di non adesione.
Pertanto, invitiamo gli artigiani con dipendenti ad aderire all’Ebac sia per la riduzione di costi che si realizza, sia perché, attraverso la “Carta dei Servizi” è possibile utilizzare prestazioni e provvidenze anche per l’impresa stessa oltre che per i lavoratori.
Per rispondere alle esigenze nuove delle imprese e dei lavoratori, in Campania, è necessario ridisegnare un tipo di organizzazione bilaterale più pronta e capace di rispondere alla nuova realtà.
Come iniziativa immediata devono essere portate a conoscenza di tutte le imprese artigiane i mutamenti contrattuali e salariali che entreranno in vigore dal prossimo luglio illustrandone il cambiamento, le novità e le convenienze per le imprese e per i lavoratori.
Su questo terreno, da subito, è necessario che le parti in causa, Ebac, Associazioni dell’artigianato e Sindacati dei lavoratori, svolgono appieno il proprio ruolo coinvolgendo, anche, le proprie strutture territoriali e di categoria.