Autoriparatori in crisi: mercato sempre più selvaggio
A rischio qualità e correttezza
Non corrono bei tempi per gli autoriparatori che, fedeli alla loro “matrice” artigiana, sono fortemente preoccupati per la “caduta di qualità” che si sta determinando nel loro mercato professionale. Una caduta oltremodo allarmante se si pensa, che, in questo settore, la qualità di una riparazione è direttamente collegata alla sicurezza di chi guida il veicolo e, spesso, di tutta la collettività.
La corsa spesso ingiustificata a praticare prezzi più bassi, capaci di catturare la clientela, determina fenomeni decisamente inquietanti come ad esempio quello di chi, anziché far riferimento ai ricambi originali, “recupera” pezzi presso i demolitori.
Pur non essendo un comportamento di gran professionalità può anche passare finché si tratta di uno specchietto retrovisore o di un dettaglio della carrozzeria e il cliente ne è consapevole. Decisamente pericoloso per la sicurezza se si tratta di pezzi meccanici, magari di cerchi di ruote, impianti frenanti, etc.
E a proposito di demolizioni, pare anche sia in crescita il numero di coloro che, oltre a ritirare rottami d’auto, si producono in riparazioni “alla buona” a prezzi imbarazzanti. A queste storture di mercato si aggiungono le promozioni e la rete della distribuzione che impongono progressivamente all’automobilista un discutibile “sistema fai da te”; in pratica si acquista direttamente il pezzo di ricambio presso i centri commerciali e poi lo si monta “in casa”, con tutti i rischi che si possono immaginare.
Insomma, chi continua a fare il proprio mestiere, garantendo riparazioni corrette e in sicurezza, con tanto di garanzie, è sempre più penalizzato.
Ed è penalizzato anche dall’industria automobilistica che, allo scopo di convogliare sempre più clienti verso le officine dei propri concessionari, non esita a produrre autovetture con crescenti componenti elettroniche che rendono necessaria l’adozione di sofisticate strumentazioni di diagnosi dei guasti, spesso disponibili solo presso le suddette officine.
Impossibile per gli autoriparatori poter concorrere a questo livello.
Essi possono proporre “solamente” la loro esperienza, la loro serietà, la qualità e la perizia del loro lavoro, la certezza che un guasto ben riparato è un affare rispetto ad un intervento raffazzonato che causa nuovi problemi. Ma tutto questo, sembra, interessi sempre meno.