Incredibile, ma vero. Il Parlamento con la Finanziaria 2002 ha abolito l’importo a titolo di canone speciale, di 300 mila lire a carico delle imprese che esercitano l’attività di riparazioni radio e Tv e lo sportello Abbonamenti Tv, ripescando un regio decreto del 1938, ha richiesto alle stesse imprese il pagamento del “canone normale”. Il risultato di ciò è che il riparatore viene costretto a pagare una volta il canone per la televisione che detiene a casa sua ad un’altra volta per gli apparecchi che ripara.
dal Notiziario CLAAI – Marzo 2002