di VINCENZO LIMATOLA
Come è noto a larga parte degli imprenditori artigiani che leggono il Notiziario Claai, il 31 maggio 2004 scadono i termini per la presentazione delle richieste di contributo in conto capitale ai sensi della Legge 488 artigianato. Il bando in scadenza rappresenta la prima occasione per le imprese artigiane per utilizzare uno strumento di agevolazione che rappresenta da anni un punto fermo per il sostegno agli investimenti per il settore produttivo dell’industria nazionale. Per questo motivo riteniamo utile spiegare, in maniera semplificata, agli imprenditori artigiani interessati come funziona la Legge 488 e soprattutto chiarire i passaggi essenziali del suo iter procedurale.
AZIENDE AMMESSE A RICHIEDERE I CONTRIBUTI
Possono presentare la domanda di contributo le imprese iscritte all’Albo delle imprese artigiane operanti nei settori:
Estrattivo
Manifatturiero
Servizi
Costruzioni
Produzione e distribuzione di energia elettrica, vapore e acqua calda .
La Regione Campania, nell’ambito dei settori suindicati, ha individuato attività considerate prioritarie nella concessione delle agevolazioni previste che di seguito riportiamo:
Fabbricazione di paste alimentari, di ricami, di abbigliamento e accessori per abbigliamento; confezioni di abbigliamento in pelle; fabbricazione di articoli da viaggio, borse, selleria; fabbricazione di calzature e di parti o accessori di calzature non in gomma; produzione di prodotti in legno con esclusione dei mobili; fabbricazione di articoli in carta o cartone; lavorazione del vetro piano; produzione di prodotti in ceramica per usi domestici ed ornamentali ; lavorazione delle pietre e del marmo; produzione di metalli preziosi; fabbricazione di oggetti in ferro, rame e altri metalli; fabbricazione di poltrone e divani; lavorazione di pietre preziose e semipreziose per gioielleria ad uso industriale.
SPESE FINANZIABILI
Le spese finanziabili riguardano:
nuovi impianti
ampliamento
ammodernamento
ristrutturazione
riattivazione
trasferimenti di impianti
In sintesi la legge consente di finanziare ogni investimento riguardante l’immobile aziendale o l’acquisto di macchinari collegati sia alla attuale unità produttiva che riferita ad un’altra unità locale da impiantare o da riattivare
MASSIMALI FINANZIABILI
Sono finanziabili investimenti da €. 52.000,00 a €. 1.549.370,00
L’intervento della legge finanzia fino all’80 per cento dell’investimento massimo ammissibile fino ad arrivare al 90 per cento dell’investimento per iniziative riguardanti nuovi impianti o ammodernamento.
Vediamo ora, in maniere semplice, l’iter procedurale della Legge 488.
Immaginiamo di dover acquistare dei nuovi macchinari per la nostra azienda. Per tale investimento ci impegnamo ad assumere due nuovi operai, rispettando così il primo criterio di valutazione previsto dal bando della Legge 488 Artigiani.
Presentata la domanda entro il 31/05/2004, entro tre mesi verifichiamo l’inserimento in graduatoria della nostra richiesta tra le iniziative finanziabili, per un contributo, supponiamo, pari al 50 per cento della spesa finanziabile.
A questo punto il bando ci concede 24 mesi di tempo per realizzare l’investimento salvo un eventuale proroga di 6 mesi in casi eccezionali.
Il contributo viene concesso in due quote annuali uguali. La prima quota, pari al 50 per cento del contributo, viene erogata a titolo di anticipazione sull’investimento a fasi dietro presentazione di fideiussione, o per stato di avanzamento lavori dopo aver dimostrato di aver completato almeno la metà della spesa approvata.
La seconda quota viene erogata dopo aver interamente completato l’investimento.
Qualora, come spesso accade, l’imprenditore non ha risorse sufficienti ad eseguire l’investimento totale e quindi a partecipare all’esecuzione dell’investimento per almeno il 25 per cento dello stesso, il bando, prevede la possibilità per l’impresa di utilizzare un finanziamento bancario o un leasing, qualora si tratti di un acquisto macchinari, per l’effettiva realizzazione dell’investimento.
Pertanto, realizzato l’investimento e consegnata tutta la documentazione richiesta per l’erogazione della seconda ed ultima quota di contributo l’iter procedurale si può ritenere concluso.