Il Coordinamento dei C.R. aderenti alla Claai lancia le proprie richieste al Ministero dei Trasporti ed alle Amministrazioni Provinciali – Prorogata la nuova procedura Mctc Net
di LUIGI DE LUCA BOSSA
Continua l’impegno della Claai sul fronte delle attività verso i Centri di Revisione Autoveicoli e continua la crescita del Coordinamento dei C.R. nato lo scorso 12 dicembre 2003.
L’ultimo seminario, in ordine di tempo, si è svolto venerdì 26/03/2004 per dibattere e fare quindi il punto su due importanti argomenti, e cioè:
– il decollo della nuova procedura Mctc – Net – prorogata tra l’altro al 30 giugno
2004 – ed i “pesi economici” che con questa ennesima innovazione, imposta
dal Ministero dei Trasporti, gravano sulle Aziende di autoriparazione interessate.
– rivisitazione delle Tariffe imposte e bloccate da quasi cinque anni.
È appena il caso di ricordare che la concessione per l’esercizio dell’attività di Centro Revisione per Autoveicoli è di durata quinquennale e che per ottenerla le aziende interessate debbono sottoporsi ad un sostanzioso impegno economico, nonché debbono dare luogo ad un severo e puntuale “Processo Produttivo” per sostenere il quale occorrono non solo risorse di ordine economico, ma soprattutto risorse professionali ed umane che non sempre preesistevano nell’azienda imponendo quindi agli imprenditori artigiani anche l’obbligo di dover acquisire dei titoli professionali propri oppure di provvedere all’assunzione di personale tecnico qualificato in grado di coprire i ruoli, ma soprattutto di svolgere le mansioni previste dalla legge 122/94 (leggasi: esperti in computers – responsabili Tecnici – responsabili per la sicurezza – etc.)
Ebbene alla richiesta della Concessione e prima dell’ottenimento della stessa le imprese già operanti hanno responsabilmente fatto le loro previsioni di spese, assumendo anche dei grossi impegni economici presso Istituti di Credito al fine di provvedere agli elevati costi di impianto iniziale. Molte di esse si sono anche impegnate ad assumere personale qualificato di cui non disponevano in precedenza – Tutto ciò rientrante in un loro preciso progetto imprenditoriale che, comunque, prevedeva poi l’ammortamento dell’investimento almeno nel quinquennio di validità della concessione.
A fronte di ciò però l’Ente concedente nel corso del rapporto di Concessione per il quale, sia ben chiaro, impone il prezzo di vendita del servizio, non fa altro che cambiare in continuazione le proprie richieste.
Il Ministero dei Trasporti infatti, negli ultimi quattro anni, nel mentre tiene bloccato il prezzo di vendita del servizio (€. 25,00 fin dal 1999) ha di contro imposto alle aziende concessionarie tutta una serie di adeguamenti tecnici che gravano in maniera notevolissima sui costi di gestione al punto tale da non rendere più remunerativo il servizio prestato.
Lo scorso anno infatti fu imposto l’adeguamento denominato Win – Com che costò mediamente dai 1.500,00 ai 2.000,00 euro a ciascuna azienda e quest’ anno è stato imposto l’adeguamento del sistema di collegamento (Mctc –Net) che stà costando in media dai 12.000,00 ai 18.000,00 euro a ciascuna delle aziende operanti.
Se a ciò si sommano i costi “fissi obbligatori annuali” dovuti alla vidimazione dei libretti metrometrici, che con l’ammodernamento e l’incremento dei dispositivi iniziali crescono anch’essi di circa altri 1.000,00 euro all’anno (dai 2.000,00 euro precedenti ai 3.000,00 euro circa di oggi) e si considerano inoltre tutte le difficoltà e incidentalità conseguenti alle continue variazioni in corso d’opera si comprende bene come NON E’ PIU’ AMMISSIBILE MANTENERE INVARIATE LE TARIFFE.
Per fare un esempio col mondo calcistico, di cui anche tanto si parla in questi giorni, ciò che è accaduto è come se, a partita iniziata, si cambiassero le regole del gioco – imponendo nuovi percorsi e nuovi schemi sul campo, con addirittura l’obbligo del cambio delle divise e delle scarpette più volte durante la partita .
TUTTO CIO’ NON PUO’ ESSERE SOSTENUTO DALLE SOLE IMPRESE DI AUTORIPARZIONE.
E’ parere comune di tutti gli autoriparatori interessati che gli unici ad avere concluso un vero affare in questo settore siano soltanto le Aziende produttrici e fornitrici dei macchinari e delle attrezzature necessarie ai Centri di Revisione che, in molti casi, agiscono in regime di quasi monopolio e che in tutti i casi impongono le loro regole ed i loro prezzi sia per l’acquisto che per la manutenzione, la riparazione e la “ vidimazione obbligatoria annuale” delle stesse apparecchiature da esse vendute.
Cosa allora hanno proposto, nel corso del seminario del 26/03/2004, gli aderenti al Coordinamento dei C.R. Claai? – E’ molto semplice ed è molto intuitivo!
Innanzitutto è necessario che il Sig. Ministro dei Trasporti accolga la richiesta ad egli trasmessa, con ampia articolazione di argomenti, di AUMENTARE LA TARIFFA DEL COSTO BASE ad almeno 50,00 euro) che significa, con l’IVA, Tasse e Spese Postali, un costo complessivo all’utenza di 70,00 euro per ciascuna revisione.
Ed in seconda battuta, ma non meno importante, che il Ministero dei Trasporti così come fa con i Centri di Revisione, imponga dei costi programmati anche ai fornitori di macchinari e dispositivi sia per il costo iniziale e sia per il costo di manutenzione ordinaria e di “Controllo Annuale obbligatorio” degli stessi, dal momento che anche i costruttori di apparecchiature sono soggetti al riconoscimento di idoneità (omologazione) dal Ministero medesimo.
Infine l’ultima richiesta della categoria venuta fuori dal seminario, è quella rivolta alle Amministrazioni Provinciali, oltre che al Ministero dei Trasporti, di porre un limite (o numero chiuso) al rilascio di nuove concessioni perché è inconcepibile che, a fronte di un parco veicolare numericamente ben preciso e distinto, si rilascino tali e tante nuove concessioni che portano a ridurre sempre di più la ideale quota pro-capite che, teoricamente si riversa su ciascuna Azienda Concessionaria.
A conclusione dei lavori, su proposta del Coordinatore, è stata poi nominata un’apposita commissione di lavori che provvederà nel corso del prossimo mese ad effettuare una serie di studi, non solo per seguire al meglio lo sviluppo delle iniziative e delle richiesta già avanzate, ma per mettere a fuoco altre importanti problematiche che vedranno i Centri Revisione della Claai veri protagonisti del settore nel prossimo futuro.