I nuovi scenari commerciali dopo gli eventi dell’11 settembre
L’11 settembre 2001 è una di quella date definite storiche, perché condizionano il sistema politico, sociale ed economico e, dunque, anche l’andamento del commercio internazionale.
Questo è certamente un momento di difficoltà e di confusione, ma segna contemporaneamente l’inizio di un nuovo corso degli affari.
Gli esperti prevedono che le conseguenze della crisi internazionale si manifesteranno sulle aziende a distanza di trenta-sessanta giorni dai tragici eventi, e quindi proprio nel periodo che, tra l’altro, capita a ridosso delle festività natalizie.
La Regione, specificamente l’assessorato alle Attività produttive guidato da Gianfranco Alois, si sta già adoperando per seguire da vicino i risvolti economici in Campania.
Il questionario
D’intesa con le parti sociali, tra poche settimane sarà predisposto un questionario da inviare ad un campione di imprese tra le più rappresentative per settori, aree territoriali e relazioni con l’estero.
Sulla base di queste indicazioni verrà poi formulata una strategia ad hoc a sostegno delle aziende e dei comparti in difficoltà.
L’attività di monitoraggio non si fermerà solo al periodo prettamente attinente alla crisi, ma proseguirà nel tempo.
Per le imprese che esportano è una fase delicata da seguire con particolare interesse e, per certi versi, potrebbe addirittura essere propizia per dare avvio a nuove iniziative.
Va dunque affrontata con la fiducia ed il coraggio che caratterizzano il mestiere degli imprenditori, avendo come scenario di riferimento quello del ritorno alla normalità nel medio-lungo periodo.
In situazioni del genere gli aziendalisti consigliano di investire nelle attività promozionali, come spazi pubblicitari e stand fieristici. Vengono proposti a prezzi contenuti consentendo alle piccole imprese che si affacciano sul mercato di operare in maniera più consistente e conquistare l’attenzione degli operatori e dei consumatori.
Inoltre, se è ormai accertata la crisi del turismo e del suo indotto, è peraltro verosimilmente prevedibile un aumento delle spese in beni di consumo ed altre forme di gratificazione.
Per quanto concerne il mercato statunitense, va sottolineato che esso rappresenta il terzo Paese di sbocco per l’Italia ed il principale referente per la Campania per i settori della moda, dell’arredamento e dell’agro-alimentare. Per questo non vi si può rinunciare a cuor leggero.
Ma l’esportazione non si esaurisce con l’America. Anche altri Paesi salgono alla ribalta proprio alla luce dei nuovi assetti economico-politici che si vengono a configurare.
La Russia si propone come partner strategico per l’America ed accende i riflettori sulle regioni vicine e da essa economicamente trainate, Ucraina in primis.
Per le iniziative che interessano i Paesi dell’Est sono particolarmente adatti i sostegni comunitari Tacis, ovvero aiuti per i progetti di cooperazione transfrontaliera a favore del partenariato e dello sviluppo economico e sociale, e Phare, che riguarda l’assistenza e la consulenza per la nascita di nuove imprese, oltre che investimenti per la ricerca e l’innovazione.
Lo scenario internazionale, poi, si appresta ad assistere ad un cambiamento significativo con l’ingresso a pieno titolo, tra breve, della Cina nel Wto.
Il Paese asiatico è un interlocutore da non sottovalutare. Basti pensare ad un solo dato: 1 miliardo e 200 milioni di abitanti.
Le iniziative
Anche in questo caso ci sono specifiche iniziative come ad esempio Asia-Invest ed Asia-It&tC che promuovono e finanziano progetti per la preparazione di una duratura cooperazione commerciale (monitoraggio dei mercati, incontri settoriali, valutazione di specifiche opportunità di investimento).
Infine, vale la pena ancora una volta ricordare che la forza dell’Italia, e della Campania in particolar modo, risiede, oltre che nella qualità delle lavorazioni artigiane tradizionali, il cui valore è riconosciuto in tutto il mondo, proprio nella struttura flessibile delle Pmi, che consente di adattare la produzione a seconda delle contingenze ed inserirsi con facilità nei nuovi mercati ottenendo buoni risultati.
Valeria Godono
dal Notiziario CLAAI – Novembre 2001