Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali, o libero professionali, nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).
La Legge di Bilancio 2021, comma 170, prevede un ampliamento della misura c.d. “Resto al Sud” elevando da 45 a 55 anni l’età massima per l’accesso ai contributi a fondo perduto volti a promuovere la costituzione di nuove attività libero professionali o imprenditoriali.
Il programma, a seguito del Decreto Rilancio, prevede che l’imprenditore individuale possa richiedere un finanziamento fino ad un massimo di 60.000 euro. Nel caso, invece, in cui l’istanza sia presentata da più soggetti richiedenti, già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, l’importo massimo del finanziamento è pari a 50.000 euro per ciascun soggetto richiedente e fino ad un ammontare massimo complessivo di 200.000 euro (4 soci).
Inoltre, con l’articolo 13 della Legge 9 novembre 2021, n. 156 (legge di conversione con modificazioni del Decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121), abbiamo un ulteriore doppio ampliamento, che riguarda i settori di applicazione e i confini geografici: Resto al Sud è infatti stato esteso anche alle attività commerciali e alle isole minori del Centro-Nord.
Cosa finanzia “Resto al Sud”
Da oggi, attraverso Resto al Sud, è possibile finanziare anche il commercio! Dunque questi i settori ammessi:
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- turismo;
- attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria):
- commercio
Spese ammissibili
Possono essere finanziate con Resto al Sud il 100% delle seguenti spese per l’avvio d’impresa:
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);
- acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi;
- acquisto di programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
- spese di gestione come materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing e garanzie assicurative per massimo il 20% del programma di spesa.
Come funzionano le agevolazioni
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e, a seguito dell’approvazione dell’articolo 124 bis del Decreto Rilancio, sono così composte:
- il 50% delle spese viene coperto con un contributo a fondo perduto;
- l’altro 50% è coperto da un finanziamento bancario, a tasso zero, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.
Questo nuovo mix di agevolazioni si applica alle domande presentate dopo il 19 luglio 2020.
Nuovo contributo a fondo perduto
Il Decreto Rilancio (D.L. 19 maggio 2020, n.34), per rafforzare Resto al Sud, all’art. 245 prevede per le imprese un ulteriore contributo a fondo perduto a copertura del fabbisogno di circolante:
- 15.000 euro per le attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione esercitata in forma individuale;
- 10.000 euro per ogni socio, fino ad un massimo di 40.000 euro, per le attività esercitate in forma societaria.
É possibile ricevere il contributo a condizione di aver completato il programma di spesa ammesso alle agevolazioni e di essere in regola con il pagamento delle rate del finanziamento bancario.
Sportello Bandi per Resto al Sud
Presso il nostro Sportello Bandi, è sempre possibile presentare domanda per resto al sud ed attivare il finanziamento bancario.
Per qualsiasi ulteriore informazione, per la redazione dei progetti, per ottenere la firma digitale e per inviare le domande di finanziamento, gli interessati possono rivolgersi agli uffici CLAAI a Napoli in piazza Garibaldi 49, chiamandoci al numero 081266261 o scrivendoci all’indirizzo di posta elettronica bandi@claaicampania.it oppure compilando il form sotto ↓