La manovra “salva Italia” ha rivoluzionato il nostro sistema pensionistico.
In sintesi, illustriamo le principali novità che interessano i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, ecc.) ed i lavoratori dipendenti privati.
A partire dal 1° gennaio 2012:
– 1) le anzianità contributive, maturate dopo il 31 dicembre 2011, verranno calcolate per tutti i lavoratori con il sistema di “calcolo contributivo”, cioè in base ai contributi realmente versati e non più con il sistema di “calcolo retributivo”, che si basa sulla media delle retribuzioni percepite negli ultimi anni di vita;
– 2) uomini e donne, devono avere un’anzianità contributiva di almeno 20 anni;
– 3) le donne conseguono la pensione di vecchiaia a 62 anni, per autonome 63 anni e sei mesi e entro il 2018 si dovrà arrivare a 66 anni di età;
– 4) gli uomini, dipendenti e autonomi, conseguono la pensione a 66 anni.
– 5) per la pensione anticipata (così definita l’ex pensione di anzianità) sono necessari 41 e 1 mese per le donne e 42 e 1 mese per gli uomini.
E’ previsto il blocco dell’adeguamento all’inflazione per il 2012 e il 2013, per i trattamenti pensionistici che superano 1.402 euro nel 2011.
Sono stati introdotti dei disincentivi per chi chiede la pensione anticipata prima dei limiti anagrafici previsti per la vecchiaia.
Oltre all’innalzamento dell’età viene affiancata anche una certa flessibilità nell’uscita dal lavoro. Da 62 anni a 70 anni il pensionamento sarà flessibile con applicazione dei relativi coefficienti di trasformazione del capitale accumulato con il metodo contributivo calcolati fino a 70 anni.
Le donne che entro il 31 dicembre 2012 raggiungono i 60 anni di età e hanno almeno 20 anni di anzianità contributiva potranno andare in pensione di vecchiaia al compimento dei 64 anni di età.
In via eccezionale, per i lavoratori del settore privato, è stato previsto quanto segue:
– a) i lavoratori (uomini e donne) che entro il 31 dicembre 2012 maturano 36 anni di contribuzione e 60 anni di età o 35 di contribuzione e 61 di età potranno andare in pensione al compimento dei 64 anni di età;
– b) le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2012 maturano almeno 20 anni e alla medesima data conseguano un’età anagrafica di almeno 60 anni potranno andare in pensione di vecchiaia al compimento dei 64 anni di età.
La “riforma delle pensioni”, con l’aumento dell’età pensionabile e l’abolizione delle pensioni di anzianità, non si applica:
– ai lavoratori che maturano i requisiti previsti entro il 31 dicembre secondo la normativa vigente alla predetta data del 31 dicembre 2011;
– alle lavoratrici dipendente ed autonome, in presenza di un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e di un’età pari o superiore a 57 anni per le lavoratrici dipendenti e a 58 anni per le lavoratrici autonome, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2015, è confermata la possibilità di conseguire il diritto all’accesso al trattamento pensionistico di anzianità qualora optino per una liquidazione del trattamento medesimo secondo le regole di calcolo del sistema contributivo.
Per qualsiasi ulteriore informazione i lavoratori interessati possono rivolgersi agli uffici del Patronato CLAAI – Napoli Piazza Garibaldi 49 tel. 0815544990.