E’ stata presentata alla Camera dei Deputati, nel mese di ottobre, una proposta di legge per disciplinare l’accesso all’attività di tintolavanderia.
Il progetto di legge intende riconoscere e disciplinare le istanze professionali degli operatori del settore, definendo i presupposti necessari per lo svolgimento di una attività imprenditoriale professionalmente qualificata, da esercitare secondo principi di competenza, correttezza e regolarità rispettando la tutela dell’ambiente e gli interessi degli utenti.
Per accedere all’esercizio di tintolavanderia viene stabilito, dal Disegno di Legge, che è necessario acquisire uno dei seguenti requisiti tecnico – professionali:
a) superamento di specifici corsi di qualificazione tecnico – professionale di almeno due anni da integrare con adeguate esperienze lavorative in aziende del comparto in base al principio di alternanza di studio con esperienze sul luogo di lavoro;
b) conseguimento di attestato di qualifica in materia più un anno di inserimento lavorativo presso un’azienda del settore;
c) conseguimento di un diploma di maturità tecnica o professionale in materie tecniche inerenti l’attività;
d) periodo lavorativo presso aziende del settore rispettivamente non inferiore:
– un anno, dopo il periodo di apprendistato;
– due anni in qualità di titolari, soci e collaboratori familiari purché partecipanti al lavoro aziendale;
– tre anni, nell’arco di cinque anni, in qualità di lavoratori dipendenti.
La proposta di legge tende sia a sconfiggere l’abusivismo e l’improvvisazione, molto presenti nel settore sia a valorizzare le esperienze professionali acquisite direttamente in azienda; nel contempo, mantiene aperta la possibilità di conseguire la qualificazione necessaria attraverso il sistema formativo pubblico costituito dai corsi di formazione regionale e dagli istituti tecnici e professionali.
Importante ruolo è assegnato agli Enti Locali – Regioni e Comuni – che devono adottare norme volte a favorire lo sviluppo economico e professionale del settore.
Come Claai seguiremo da vicino l’iter parlamentare della proposta intervenendo opportunamente per accelerare i tempi di approvazione.