Incentivi & sviluppo-Nuovo strumento regionale per favorire l’emersione
Con il prestito d’onore un’occasione per le Pmi
di ACHILLE CAPONE
La Regione Campania per aiutare concretamente le attività individuali non regolari ad emergere ed a regolarizzarsi ha attivato un provvedimento, previsto dalla misura 3.12 del Por, denominato “prestiti d’onore a favore di ditte individuali”, che concede a nuove imprese, costituite sottoforma di ditte individuali, contributi a fondo perduto nella misura del 60 per cento del valore degli investimenti per un importo massimo di euro 15.495 e nella misura del 90 per cento per le spese di gestione, limitatamente al primo anno di esercizio, per un importo massimo di euro 5.165.
Questo provvedimento, ricalcando, per certi versi, la metodologia del “prestito d’onore nazionale” in vigore qualche anno fa, con risultati positivi, è, senz’altro, l’intervento più semplice e più concreto varato negli ultimi tempi che tenta di intervenire su un tema estremamente complicato come il sommerso. Sicuramente, si può prevedere, tale intervento otterrà risultati nettamente superiori a quelli derivanti da altre norme e leggi nazionali.
Infatti, è prevista la regolarizzazione di circa seicento attività che devono assumere la forma di imprese individuali.
In sintesi, i soggetti che possono utilizzare lo strumento del “prestito d’onore” devono possedere i seguenti requisiti:
– aver esercitato in maniera non regolare, l’attività per la quale si chiede il
finanziamento finalizzato alla costituzione della ditta individuale;
– età superiore ai 18 anni e residenza da almeno un anno nel territorio della
Campania;
– stato di non occupazione da almeno sei mesi.
Le iniziative possono riguardare tutti settori economici (artigianato, produzione di beni e fornitura di servizi, commercio, ecc.) con esclusione delle attività agricole, dei trasporti, dei servizi socio – assistenziali e della formazione, per un investimento massimo poco superiore ai 103.000 euro.
Il progetto imprenditoriale deve risultare valido dal punto di vista economico e delle prospettive di mercato.
Le domande presentate saranno sottoposte ad un esame istruttorio articolato in due fasi:
– fase documentale diretta ad accertare l’esistenza dei requisiti previsti;
– fase di orientamento e valutazione per accertare l’attendibilità professionale e
motivazionale dei richiedenti. Le attività di orientamento e motivazioni avranno la durata non inferiore a 120 ore con partecipazione obbligatoria.
A Napoli ed in Campania sono moltissimi i soggetti che, loro malgrado, sono costretti, spesso, dalle condizioni economiche individuali e dalla mancanza di incentivi a svolgere l’attività in modo irregolare e sommerso. Ora, questo provvedimento regionale offre una opportunità concreta e fattibile; pertanto, l’invito preciso che ci sentiamo di rivolgere a tutti quelli che svolgono attività non regolare è quello di avere il necessario coraggio per cambiare modo di fare. Emergere, fare impresa nella legalità e nel rispetto delle regole è sia occupazione e produzione di reddito sia riscatto individuale e sociale.
A tal riguardo, la Claai per agevolare al massimo la redazione e la presentazione dei progetti ha istituito uno apposito sportello presso gli uffici di P.zza Garibaldi n. 49 – Napoli.
dal Notiziario CLAAI -Marzo 2003