di ALESSANDRO LIMATOLA
Il via libera dato dal ministro Tremonti allo sblocco dei 75 milioni di euro per la bonifica dei suoli su cui insisteva lo stabilimento Italsider di Bagnoli, rappresenta, insieme al pressing istituzionale delle Istituzioni locali sul team di “Alinghi”, un’occasione unica per il recupero di un’area tanto vasta ed importante da consentire qualunque intervento urbanistico di ampio respiro.
E’ bene premettere che la America’s cup potrà portare, in via permanente, alcune migliaia di persone, per alcuni anni, nella nostra città.
Tale rilievo appare di per sé sufficiente per comprendere l’importanza dell’evento per la nostra realtà territoriale.
Se a ciò si aggiunge che intorno agli addetti ai lavori sarà possibile mettere in movimento un indotto ampissimo sia con riferimento alla permanenza, al trasporto ed al tempo libero dei singoli sia con riguardo alle attività nautiche immediatamente legate alla manifestazione, si ha l’immediata percezione che l’organizzazione dell’America’s Cup non deve sfuggirci!!
Ad onor del vero ci sembra che l’importanza di tale evento non è sfuggita ai responsabili istituzionali locali e nazionali sia di maggioranza che di opposizione i quali hanno evidentemente compreso che costituisce un’occasione irripetibile per dare al mondo intero un’immagine della nostra città moderna ed efficiente ed attrarre, quindi, ulteriori ed importantissimi flussi turistici.
Come per tutti gli appuntamenti importanti, in caso di assegnazione, occorrerà farsi trovare pronti all’appuntamento. In caso contrario, l’obiettivo di attrarre presenze turistiche si risolverebbe in un drammatico boomerang.
Non è possibile correre alcun rischio, neppure minimo, che gli interventi urbanistici ritenuti indispensabili non siano realizzati bene e per tempo (prima fra tutti la bonifica delle aree ancora inquinate) ovvero che l’intera macchina organizzativa non sia perfettamente efficiente.
Il 2007 è una data molto vicina se si vuole ridisegnare bene l’intero territorio interessato dalla kermesse velica.
Occorre, quindi, nel rispetto dei ruoli, realizzare all’interno del sistema una generale “chiamata alle armi del buon senso”.
Ci riferiamo, in particolare, alle forze politiche di maggioranza ed opposizione ed a tutte le forze economiche e sociali.
Bisogna ascoltare le opinioni di tutti e nello stesso tempo assumere decisioni precise ed in tempi brevi.
Si dovranno, inoltre, far emergere e portare all’attenzione dei cittadini eventuali pretestuosi ostruzionismi.
Non va neppure dimenticato il fronte caldissimo dell’ordine pubblico; è noto che, da tempo, anche i clan criminali si stanno organizzando per gestire le attività illecite nella zona, prima fra tutte quella estorsiva a danno delle imprese che s’insedieranno ivi e di quelle che saranno impegnate nei lavori di risistemazione del territorio e di costruzione delle strutture di supporto per l’evento velico.
Oltre a dover fare presto è necessario che si faccia anche bene.
Il rischio, potenzialmente rappresentato dalla ristrettezza e dall’incalzare dei tempi, o più in generale la logica dell’emergenza, può determinare l’adozione di procedure eccessivamente discrezionali e scarsamente trasparenti. In tal caso, anziché crearsi occasioni di sviluppo per le nostre imprese, si creerebbe un fattore distorsivo della libera concorrenza perché l’elemento discriminante non sarebbe rappresentato dalle capacità tecniche ed organizzative delle imprese ma da quelle di introduzione nella o nelle strutture che si occuperanno della gestione delle risorse e delle iniziative.
Al riguardo le polemiche – apprese in questi giorni dalla stampa – sull’utilizzo delle risorse finora gestite dalla stu Bagnoli Futura rappresentano un campanello d’allarme molto importante per il futuro.
In altre parole, riteniamo che la battaglia sull’assegnazione a Napoli dell’America’s cup 2007 debba essere portata fino in fondo dal momento che rappresenta un’occasione di attrazione turistica e, più in generale, di crescita delle nostre imprese e dell’ intera realtà territoriale.
Riteniamo, però, che si debba programmare e realizzare l’evento del 2007 coniugando- nel rispetto della legalità e della concorrenza- le esigenze organizzative con quelle dell’intera cittadinanza che, anche dopo tale data, avrà il diritto di godere pienamente e non vedere deturpata una delle più belle zone al mondo.