Autotrasporto merci
Inviato al Governo un documento unitario delle Associazioni dell’autotrasporto per il rilancio del settore
La CONFTRASPORTO – Confederazione del settore autotrasporto a cui aderiscono la CLAAI, la FAI, la FIAP e la Federtrasloschi – assieme ad altre nove Associazioni dell’Autotrasporto ha inviato al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio on. Letta e ai Ministri Siniscalco, Lunardi, Buttiglione, Maroni, Marzano e Pisanu un articolato documento per sollecitare adeguati provvedimenti necessari alla difesa e allo sviluppo delle aziende dell’autotrasporto.
In sintesi, il documento si articola nei seguenti punti:
Prezzo del Gasolio – L’aumento del prezzo del gasolio è stato circa del 16% dall’inizio dell’anno diventando, il più caro in Europa. Si rende, pertanto, indispensabile il mantenimento della riduzione delle accise, almeno nella misura prevista per il 2003, anche per il 2004 e per gli anni seguenti. Il Governo deve attivare immediatamente le procedure previste dalla Direttiva 96/2003/CE che consentono sia di intervenire sul livello delle accise sia di differenziarne l’applicazione al gasolio per uso professionale rispetto a quello utilizzato per uso privato.
Costo del lavoro – il costo del lavoro sostenuto dalle imprese di autotrasporto italiane è, anch’esso, il più alto in Europa. Tale situazione si è ulteriormente aggravata con l’allargamento dell’Europa ai nuovi dieci Stati, dove la manodopera ha costi di oltre il 50% inferiori a quelli italiani. L’elevato costo del lavoro incide sulla concorrenza fra imprese di autotrasporto in maniera assai più elevata che per le aziende manifatturiere. Occorre, pertanto, intervenire sui versanti dell’IRAP e dell’INAIL, oltre che attraverso una razionalizzazione più generale sui contributi INPS.
Pedaggi autostradali – I fondi stanziati per la riduzione dei pedaggi autostradali appaiono insufficienti e l’ingresso di nuovi Paesi nell’Europa ha allargato la platea dei potenziali beneficiari.E’ necessario, pertanto, l’aumento degli stanziamenti oltre all’immediata emanazione dei provvedimenti di spesa relativi alle riduzioni per gli anni 2002 e 2003, attualmente bloccati per motivi burocratici.
Trasporti combinati – Dopo diversi annunci, non sono ancora stati resi disponibili i fondi relativi ai trasporti combinati ferroviari, né quelli relativi all’avvio delle Autostrade del Mare ( legge 166/2002 art.38).
Trasporti internazionali – I problemi creati da altri Stati al transito dei nostri veicoli sul loro territorio sono ancora ben lungi dall’essere risolti. Ad iniziare dall’Austria, con il continuo tentativo di imporre divieti surrettizi ed ogni tipo di ostacoli alla circolazione dei nostri veicoli, alla Germania con l’imposizione di pedaggi autostradali elevatissimi, al livello sempre più elevato dei pedaggi dei Trafori, ad alcuni Paesi neocomunitari ed extracomunitari che impongono, direttamente o indirettamente, tasse di transito discriminatorie o limitazioni che ostacolano la circolazione dei veicoli italiani, attuando, di fatto, misure protezionistiche al limite del lecito.
Codice della strada – Le numerose proposte di modifica di alcune norme del Codice della Strada, avanzate dalle Associazioni, sono ancora inattuate in attesa della annunciata riforma organica del Codice stesso. Molte proposte avanzate riguardano problemi non più rinviabili, poiché penalizzano le imprese di autotrasporto o, comunque, ne limitano l’operatività senza benefici per la sicurezza della circolazione.
Limitazioni alla circolazione – Il decentramento di competenze in materia di circolazione, unitamente alle norme già esistenti che attribuiscono poteri di limitazione della circolazione agli Enti territoriali ed agli Enti concessionari delle strade ed autostrade, continuano a creare sempre maggiori ostacoli all’operatività delle imprese di autotrasporto. Occorre un’organica revisione delle norme che disciplinano il potere di imporre divieti, limitazioni e dirottamenti del traffico, al fine di consentire l’effettuazione dei trasporti statali, ancora oggi indispensabili per consentire al Paese di produrre e distribuire beni necessari allo sviluppo dell’economia nazionale.
La soluzione delle questioni poste è di assoluta urgenza per le imprese di autotrasporto, le quali sono pressate fra la concorrenza estera e gli eccessivi oneri imposti dalla legislazione nazionale.