FORMAZIONE & OCCUPAZIONE
di VALERIA GODONO
Un nuovo strumento formativo per favorire l’occupazione è pronto a decollare.
Lunedì 30 giugno è stata inviata dalla Claai Campania unitamente con le altre parti sociali una richiesta all’Assessora Regionale alla Formazione, Adriana Buffardi, per valutare la proposta del progetto Ifal.
Dopo il grande successo di Aifa (Accordo di Inserimento Formativo per l’Assunzione) che nella fase sperimentale ha prodotto un boom di nuove assunzioni e che con il bando 2002 finanzierà altre 580 domande per complessivi 4000 occupati a tempo indeterminato, adesso si vuole mettere in atto una nuova forma di finanziamento che tenga conto della flessibilità del lavoro richiesta dalle imprese.
Ifal, acronimo di Intesa Formativa per l’Accesso al Lavoro, infatti, riguarderà le assunzioni a tempo determinato.
Il progetto prevede finanziamenti per piani formativi finalizzati all’assunzione di disoccupati con contratto di lavoro a tempo determinato, part-time e altre forme flessibili.
Il percorso formativo, finanziato fino ad un massimo di 120 ore di corso, sarà commisurato alla durata delle ore del contratto di lavoro: in pratica a fronte di un impegno contrattuale di 1200 ore, il corso previsto sarà di 120 ore ossia sarà pari al 10 per cento, ma ci saranno ulteriori incentivi per chi intende prolungare il contratto a tempo indeterminato o trasformarlo in Aifa.
Verrà stanziata, inoltre, una quota a parte per alcuni specifici settori nei quali è frequente l’uso di lavoratori stagionali, come per il turismo e l’agroalimentare.
Come per Aifa, sarà l’impresa e/o l’Ente Bilaterale a farsi promotore della richiesta di finanziamento alla Regione.
La proposta è stata elaborata e siglata da quindici associazioni datoriali e dai 4 sindacati e verrà presentata alla Buffardi con la richiesta di valutare l’accordo preso anche alla luce delle Riforma Moratti e di attivare quanto prima la piattaforma.
Anche in questo caso, la concezione di tale strumento prevede che i finanziamenti si configurino come aiuti all’occupazione piuttosto che alle imprese.
Con Ifal per la Regione Campania si presenta l’opportunità di bissare il successo di Aifa che sembra in procinto di essere “esportato” anche in Puglia, Basilicata e Liguria e di confermarsi un’Istituzione attenta alla sperimentazione di nuove formule di accesso al lavoro.