Ispezioni sul lavoro: al via un piano straordinario
Partirà nelle prossime settimane un piano che prevede 80 mila ispezioni per la sicurezza e contro il sommerso
di DOMENICO BERRITTO
Contro il sommerso un piano straordinario, che per quest’anno prevede 80 mila controlli sui luoghi di lavoro in materia di sicurezza e di lotta al lavoro irregolare.
La lettera circolare prot. 3472, diramata agli uffici provinciali del lavoro, traduce quanto anticipato dal Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi durante l’incontro del 16 febbraio dedicato al contrasto al lavoro nero.
Con la nota si ribadisce l’opportunità di orientare la vigilanza al contrasto delle irregolarità di natura “sostanziale”, che costituiscono una lesione dei livelli di tutela delle condizioni di lavoro. L’obiettivo dichiarato è di conseguire risultati qualitativi piuttosto che sul piano quantitativo.
La vigilanza sarà indirizzata su specifici obiettivi meritevoli di particolare attenzione, individuando tra questi quelli relativi al lavoro nero, alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla corretta qualificazione dei rapporti di lavoro, alle false prestazioni nel settore agricolo, agli appalti illeciti, agli stranieri irregolari, all’elusione contributiva, al lavoro minorile.
La nota ministeriale affronta in termini più incisivi il problema del contrasto al lavoro insicuro e irregolare realizzando un sistema che, avvalendosi anche della cooperazione dei diversi soggetti pubblici interessati, consenta di realizzare un processo volto al passaggio dall’ ”ispezione” al “controllo”. Così per la prima volta ne vengono individuate le differenze: l’ispezione punta a far emergere le irregolarità, a individuare i responsabili e sanzionare i comportamenti illeciti (attività di polizia); il “controllo” presuppone una attività più generale finalizzata a monitorare il complesso dei fenomeni più significativi, nonché a individuare le situazioni di patologia predisponendo le azioni di contrasto. La vigilanza amministrativa sarà indirizzata a interventi ispettivi per debellare, o quanto meno contenere il lavoro “sommerso totale”, caratterizzato dalla completa evasione degli obblighi contrattuali e contributivi nonché dalla connessa violazione delle misure di sicurezza sul lavoro.
I settori a rischio sono: l’edilizia, l’agricoltura e i pubblici esercizi.
In tale ambito si inserisce l’impiego irregolare dei stranieri, ove operanti al di fuori di qualunque regolamentazione lavoristica, previdenziale e fiscale.
Una particolare attenzione sarà dedicata al controllo degli appalti sia privati che pubblici.
In merito a quelli privati, questi di solito sono caratterizzati dal rilevante fenomeno di subappalti ovvero di somministrazione irregolare, finalizzati a un irregolare decentramento per eludere i vari obblighi di legge e contrattuali.
Negli appalti pubblici viene posta particolare attenzione alla responsabilità solidale, nonché all’individuazione di eventuali “pseudo” lavoratori autonomi, per garantire il rispetto del costo del lavoro e l’osservanza delle disposizioni minime in materia di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro.
L’attività di verifica annuale nel settore cooperativo sarà orientata per il 70% nei confronti delle coop. non iscritte ad alcuna associazione di categoria e comunque non note; il restante 30% riguarderà le imprese associate, privilegiando quelle mai verificate, ovvero non verificate negli ultimi 3 anni.
Nella vigilanza tecnica il settore preso di particolare mira è quello dell’edilizia, visto che gli infortuni sul lavoro in tale settore rappresentano, per gravità, una componente numericamente rilevante rispetto alla globalità. La vigilanza tecnica nei cantieri edili sarà condotta in modo completo, sia sotto l’aspetto della prevenzione infortuni che contributiva e con particolare attenzione alla “filiera” degli appalti e subappalti, ove esistenti.
Resta dunque da verificare solo con che discrezionalità e “sensibilità” verrà applicata tale circolare da parte degli organi ispettivi e se realmente, finalmente, si riuscirà nell’applicazione di “controlli” di prevenzione, piuttosto che attività ispettive di accertamento e repressione di reati.
*consulente Claai per la sicurezza aziendale
Per maggiori chiarimenti in merito agli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/08 Domenico Berritto riceve c/o la sede CLAAI di Napoli, il martedì ed il venerdì dalle 16.00 alle 19.00 previo appuntamento.