NUOVO SISTEMA DI GESTIONE E SMALTIMENTO DEI PNEUMATICI FUORI USO (PFU)
A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DM 82 del 11/4/2011, il 7 settembre è entrato in vigore il nuovo sistema di gestione e smaltimento degli pneumatici fuori uso (PFU).
Per gestire l’attività di recupero, sono state costituite dai maggiori produttori ed importatori due apposite strutture: CONSORZIO ECOPNEUS con sede a Milano e ECOTYRE S.c.r.l. con sede legale a Vinovo (TO).
Su i pneumatici nuovi sarà applicato un eco-contributo che consentirà alle società costituite di ritirare gratuitamente gli PFU presso autoriparatori e gommisti preventivamente registrati e che avranno raggiunto i quantitativi minimi previsti.
In sintesi indichiamo cosa devono fare i gommisti e gli autoriparatori.
Per poter avvalersi delle strutture costituite (Ecopneus o Ecotyre) o altre che verranno costituite per il recupero dei PFU, abbattendo i costi che attualmente le autofficine sostengono, le stesse dovranno registrarsi presso i siti internet ufficiali, seguendo le procedure indicate:
– a) Ecopneus ha comunicato che, a partire dal 7 settembre, ha iniziato la raccolta presso gli operatori (gommisti, officine meccaniche, demolitori, ecc.), gratuitamente
– b) Ecopneus consiglia inoltre di smaltire con il metodo attualmente in essere da parte di ciascuna Azienda, tutto l’arretrato di PFU prima di partire con il sistema nuovo
– c) Le Imprese che sceglieranno di servirsi di ECOPNEUS, qualsiasi sia la marca di PFU da recuperare, dovranno obbligatoriamente registrasi al sito www.ecopneus.it, nell’Area Iscrizione Operatori, Generazione PFU: mercato del ricambio (“Gommisti”).
– d) Una volta completata la registrazione ed accettato il Regolamento, il sistema genererà una email di attivazione e successivamente alla attivazione l’utente riceverà le credenziali di accesso al sistema (UserId e Password). Ecopneus invierà nelle settimane successive, un “pacchetto di benvenuto” con tutte le modalità operative da seguire per attivare la richiesta di raccolta dei PFU.
Per questo servizio l’Impresa dovrà utilizzare il raccoglitore indicato da Ecopneus, che potrebbe non essere quello utilizzato al momento attuale.
Prossimamente il Ministero dell’Ambiente fisserà i valori dei contributi, che saranno pagati dall’acquirente di ogni pneumatico di nuova immissione nel mercato nazionale del ricambio e che verranno comunicati a tutti.
L’importo del CONTRIBUTO AMBIENTALE a cui andrà aggiunta l’IVA , dovrà essere chiaramente visibile nei documenti fiscali (fattura, scontrino, etc.) pertanto dal 7 settembre p.v., su tutti i documenti fiscali di vendita del pneumatico nuovo da parte del gommista, dell’autofficina ecc. ci dovrà essere una riga apposita con indicato l’importo del Contributo Ambientale e come causale quanto segue: “Contributo Ambientale come da D.M 82 del 11/4/2011 art. 5 comma 4”. Se si utilizza lo scontrino fiscale bisognerà modificare il registratore di cassa affinchè riporti identica specifica.
Per coloro che effettuano anche la vendita di autoveicoli nuovi di fabbrica (rivenditori, concessionarie, ecc.) l’art. 7 c. 5 prevede che il contributo ambientale sia riscosso al momento della vendita di ogni veicolo nuovo nel territorio nazionale. L’importo deve essere indicato in modo chiaro in una riga separata nella fattura di vendita. Tali importi dovranno essere successivamente versati a cura del rivenditore, in apposito fondo costituito presso l’ACI.