La Giunta Regionale della Campania, su proposta dell’Assessore alle Attività Produttive, Gianfranco Alois, ha approvato le linee guide per l’attuazione del “Nuovo regime di aiuti a favore dell’Artigianato”. Sono destinati all’intervento 15 milioni di euro.
Sul “Nuovo regime di aiuti a favore dell’artigianato” l’Assessore Alois ha fatto pervenire un suo intervento che pubblichiamo volentieri
Intervento di Gianfranco Alois, Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, per il Notiziario CLAAI
L’artigianato rappresenta una fetta importante dell’economia campana. Per questo abbiamo varato uno strumento per favorire la crescita del comparto. Si tratta del Nuovo regime di aiuti a favore dell’artigianato per il quale abbiamo previsto uno stanziamento di 15 milioni di euro, di cui 3.640.000,00 di fondi regionali, 6 milioni di euro di fondi Por (Programma Operativo Regionale) e 5.360.000 euro derivanti dal fondo unico per le attività produttive.
Il nuovo strumento rappresenta una profonda riforma degli interventi a sostegno delle imprese del settore artigianale. E’ l’imprenditore infatti a scegliere, presentando un’unica domanda, il tipo di agevolazione che maggiormente risponde alle esigenze della propria azienda. Potrà optare tra tre modalità di contributo: in conto interessi, in conto capitale e sottoforma di bonus fiscale. Le imprese che chiederanno il bonus fiscale potranno ottenere un’agevolazione pari al 40 per cento delle spese sostenute. Chi sceglie le agevolazioni tramite il conto capitale può contare su una agevolazione del 30 per cento. Nel caso di attivazione contributo conto interessi si otterrà un aiuto che non supera il 20 per cento delle spese documentate. Alle agevolazioni potranno accedere le piccole e medie imprese artigiane della Campania costituite anche in forma cooperativa e consortile. Gli investimenti agevolabili sono quelli relativi alla creazione di un nuovo impianto, all’ampliamento, all’ammodernamento, alla ristrutturazione e alla delocalizzazione dell’unità produttiva.
In particolare, relativamente alla realizzazione di tali investimenti, sono diverse le spese finanziabili, come ad esempio quelle sostenute per l’acquisto dell’area su cui si trova l’unità produttiva, di macchinari e attrezzature di nuova fabbricazione, spese per servizi finalizzati all’adesione di sistemi di certificazione ( ambientale, di processo , di prodotto) o anche spese sostenute per istallazioni idonee all’utilizzazione integrata delle fonti energetiche.
Il nuovo regime di aiuti prevede inoltre una premialità per i progetti che comportano aggregazione tra le imprese, incremento occupazionale, valore dell’investimento, delocalizzazione produttiva dai centri abitati (per i settori manifatturieri e gli autoriparatori) adesione a sistemi di certificazione, investimenti realizzati da imprese che operano nei settori di qualità e storici dell’artigianato regionale. Si tratta di criteri di premialità rivolti anche a favorire la tutela ambientale, dando punteggi più alti sia ad imprese che delocalizzano le produzioni fuori dai centri abitati, sia ad aziende che aderiscono a sistemi di certificazione ambientale.
Particolarmente celeri sono i tempi che caratterizzano il nuovo regime di aiuto per il settore artigianale: entro 70 giorni dalla chiusura del bando, infatti, verrà predisposta la graduatoria dei progetti presentati. In questo modo l’imprenditore potrà pianificare i propri investimenti per rafforzarsi in ambito nazionale e internazionale e essere più competitivo sui mercati.
BENEFICIARI |
IMPRESE ARTIGIANE che svolgono attività di produzione e attività di servizi operanti nella regione Campania, nei settori di cui alle sezioni C, D, E, F, G della “classificazione delle attività economiche ISTAT 1991” e alcuni servizi elencati nella Sezione I, K, O.; CONSORZI DI PMI ARTIGIANE e COOPERATIVE DI PMI ARTIGIANE; |
AGEVOLAZIONE |
Bonus fiscale: 40% dell’investimento: Contributo in conto capitale: 30% dell’investimento Contributo in conto interessi: 20% dell’investimento ammissibile |
INIZIATIVE AMMISSIBILI |
Realizzazione nuovo impianto, ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione, trasferimento. |
SPESE AMMISSIBILI |
Acquisto dell’area su cui insiste l’unità produttiva (10%); Acquisto immobile o opere murarie di impianto, ampliamento e ammodernamento dell’unità produttiva (30%); Macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica; opere murarie necessarie all’installazione di nuovi macchinari (10%); impianti volti a prevenire o eliminare gli inquinamenti; installazioni idonee all’utilizzazione integrata delle fonti energetiche; unità e sistemi elettronici per l’elaborazione dei dati; programmi per elaboratore e servizi di consulenza per l’informatica e le telecomunicazioni (15%); servizi finalizzati all’adesione di un sistema di gestione ambientale (EMAS, ISO 14001), all’acquisizione del marchio di qualità ecologica del prodotto (ECOLABEL MARCHIO NAZIONALE) o all’acquisizione del sistema di qualità (UNI EN ISO 9001 e VISION 2000) <![if !supportEmptyParas]> <![endif]> |
IMPORTO AMMISSIBILE |
Investimento minimo € 25.000,00;max € 250.000,00 Cooperative: Investimento massimo € 500.000,00 Consorzi: Investimento massimo € 1.000.000,00 |
FASE ISTRUTTORIA |
60 giorni; Nei successivi 10 giorni saranno predisposte le graduatorie |