di ACHILLE CAPONE
Nel 2009 la passata Giunta Regionale approvò un programma d’interventi con risorse disponibili pari a 35 milioni di euro, noto come “Borse Lavoro”, per favorire l’inserimento occupazionale dei giovani di età tra i 18 e 32 anni.
Il programma finalizzato a favorire l’inserimento lavorativo doveva svolgersi con l’attivazione dei seguenti dispositivi:
– svolgimento di esperienze lavoro di giovani presso aziende retribuite mediante indennità, appunto “Borsa Lavoro”, di 400 euro mensili, elevata a 500 per i laureati per la durata massima di 12 mesi;
– erogazione di aiuti alle aziende, con un contributo massimo di 12 mila euro, per l’assunzione dei borsisti.
Il programma si doveva svolgere con l’apertura di tre specifiche “finestre temporali” tra gennaio e luglio 2010.
Alla prima finestra più di 1800 imprese per un totale di circa 2100 borsisti fecero domanda di finanziamento; di queste, così come pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania del 28 marzo scorso (a distanza di 12 mesi), 1.439 imprese per un totale di circa 1800 borsisti, sono state ammesse al finanziamento.
Della seconda finestra non è stata mai redatta e pubblicata la graduatoria, nonostante circa 2 mila imprese hanno prodotto domanda, e la terza finestra fu sospesa prima della partenza.
Conseguentemente alla pubblicazione sul BURC, marzo 2011, alle imprese ammesse a finanziamento fu chiesto di vidimare i registri di presenza dei borsisti, in quanto si prevedeva imminente la partenza del programma.
Da allora non si è saputo più niente, silenzio assoluto da parte dell’Assessorato Regionale alle Attività Produttive.
A questo punto ci sembra opportuno svolgere alcune brevi considerazioni.
Tenuto presente cosa rappresenta la disoccupazione giovanile in Campania, secondo un recente studio circa il 42% degli under 25 sono senza lavoro, far morire un siffatto provvedimento è sintomo di assoluta cecità politica da parte della Regione Campania – Assessorato alle Attività Produttive.
Le imprese per programmare interventi, sviluppo, investimenti ed assunzioni hanno sempre più bisogno di certezze, mentre i lunghi ed assordanti silenzi, quasi sei mesi ed i tempi biblici per le “pratiche burocratiche” determinano uno stato di incertezza e sfiducia nelle istituzioni. Inoltre, i bandi e gli avvisi regionali, pubblicati e non realizzati, costano tempo e denaro alle imprese e determinano sconforto e malessere nei giovani interessati.
Sarebbe interessante ed illuminante conoscere quali sono le reali cause della mancata partenza delle “Borse Lavoro” e che fine hanno fatto i fondi stanziati dalla passata Giunta.
La nostra speranza, nonostante tutto, è che possa esserci una esaurite risposta e l’avvio immediato dell’intero programma.
Ci viene voglia di dire:Assessore Vetrella se ci sei batti un colpo.