Intervento dell’antitrust a sostegno della nostra battaglia
Gravi ripercussioni su concorrenza e libero mercato
Si unisce un nuovo alleato nella battaglia che la CLAAI sta conducendo per tutelare gli autoriparatori dall’introduzione di un decreto che permetterebbe alle assicurazioni la creazione di una ristretta reti di carrozzerie “fiduciarie” per applicare la nuova disciplina che introduce il cosiddetto “indennizzo diretto” agli automobilisti incidentati.
L’alleato è tutt’altro che trascurabile e si chiama Antitrust, intervenuto con un documento perentorio ad affermare che l’eventuale approvazione del decreto si porrebbe “in palese contrasto con la disciplina della concorrenza pregiudicando l’autonomia di mercato degli operatori”.
Il documento dell’Autorità Garante continua manifestando forti perplessità su quella parte dell’articolo 13 (il famigerato decreto che il Governo dovrebbe approvare) dove si parla “della costituzione di consorzi di imprese di autoriparazioni per l’organizzazione e gestione del sistema del risarcimento diretto.” Quale micidiale meccanismo ci sia dietro questa ipotesi è presto detto. Le assicurazioni, chiamate a risarcire direttamente il proprio cliente per poi rivalersi sulla compagnia della controparte, finirebbero per “assoldare” un numero ristretto di carrozzieri, imponendo loro “listini…..contenuti”, e costringerebbero i clienti a servirsi di questo “consorzio” anziché dar loro modo di rivolgersi al proprio carrozziere di fiducia. Chiaro che questo costituirebbe una gravissima turbativa del mercato e toglierebbe lavoro a moltissimi artigiani carrozzieri non compresi nei consorzi.
Prima del pronunciamento dell’Autorità Garante, la nostra organizzazione aveva già fatto propria questa battaglia rivolgendosi direttamente al ministro delle Attività produttive Claudio Scialoia con una lettera dove si evidenziavano forti preoccupazioni e si chiedeva una revisione del decreto. Ora c’è da sperare che l’intervento dell’Antitrust possa definitivamente allontanare la minaccia di un provvedimento assolutamente inaccettabile.