La Regione Campania in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Napoli, con deliberazione n. 246/2023, ha approvato un piano di tutela del Centro Storico di Napoli che interdice per un periodo di anni tre, l’apertura di nuove attività e l’ampliamento dei locali già esistenti in aree di particolare valore archeologico, storico, artistico, paesaggistico.
Le attività interdette sono quelle rientranti nei seguenti settori:
- somministrazione di alimenti e bevande esercitate in qualunque forma, comprese le attività che rientrano nella categoria “home restaurant”;
- somministrazione e commercio di alimenti e bevande in qualsiasi forma su area pubblica, salvo che sia esercitata nell’ambito di eventi ed attività autorizzati/patrocinati dal Comune, o che venga svolta da esercizi di somministrazione/commercio in sede fissa, autorizzati dal Comune all’occupazione di suolo pubblico;
- attività artigianali/industriali di produzione, preparazione e/o vendita di prodotti appartenenti al settore alimentare (comprese le attività che rientrano nella categoria “home food”);
- consumo immediato sul posto per le attività di panificazione.
Stop alle nuove attività: quali sono le zone interessate?
I locali posti al limite o ad incrocio con strade interessate devono considerarsi oggetto di limitazione. Le strade in questione sono:
– Piazza Municipio, via Santa Brigida e via Giuseppe Verdi;
– Piazza Trieste e Trento; – Piazza Dante;
– Via Port’Alba;
– Via Toledo intero asse da piazza Trieste e Trento sino a piazza Dante (compreso piazzetta Duca D’Aosta, piazzetta Matilde Serao, piazza Salvo D’Acquisto);
– Piazza del Gesù;
– Piazza Carità;
– Piazza del Carmine;
– Centro antico: intera area racchiusa tra i decumani e i cardini, compresa all’interno del perimetro individuato dalle seguenti strade, parimenti da sottoporre a limitazioni: Via Santa Maria di Costantinopoli, Piazza Bellini, Via S. Sebastiano; Via 5 Benedetto Croce; Piazza San Domenico Maggiore; Piazzetta Nilo, Largo Corpo di Napoli; Via San Biagio dei Librai, Via Duomo, Via Foria, Piazza Cavour; l’ambito si estende sino al c.so Umberto I e all’incrocio con via Monteoliveto e Calata Trinità Maggiore e comprende l’intero asse di via Duomo;
– Borgo Orefici: area racchiusa tra c.so Umberto I, via Duomo, via Nuova Marina, via Porta di Massa, c.so Umberto I;
– Quartieri Spagnoli: area del nucleo originario dei Quartieri compresa tra: via Toledo, vico D’Afflitto, via Speranzella, vico Conte di Mola, piazzetta Concordia, vico Concordia, via Nuova Santa Maria Ognibene, via Concezione a Montecalvario, via Toledo;
– Area posta alle spalle dell’emiciclo di piazza del Plebiscito e compresa all’interno del perimetro individuato dalle seguenti strade, parimenti da sottoporre a limitazioni: via Gennaro Serra, via Egiziaca a Pizzofalcone e via Solitaria;
– Chiaia: Via Alabardieri, vico Sospiri, via Ferrigni, via Belledonne, piazza Rodinò, via Cavallerizza a Chiaia, via Bisignano, via Fiorelli, via dei Mille, via Filangieri, Via S. Caterina, via Chiaia, piazza dei Martiri, via Calabritto, via Morelli, via Riviera di Chiaia sino all’imbocco della Galleria di Piedigrotta;
– Vomero: Via Aniello Falcone, via Scarlatti, piazza Vanvitelli, piazza Fuga, via Enrico Alvino, via Merliani, via Luca Giordano, piazza degli Artisti, via Bernini, via Domenico Cimarosa da piazzetta Fuga all’incrocio con via Aniello Falcone.
Stop alle nuove attività: settori esclusi
Sono escluse dal divieto, le nuove aperture per lo svolgimento delle seguenti attività:
– Attività di somministrazione negli istituti e luoghi della cultura appartenenti a soggetti pubblici e destinati alla pubblica fruizione;
– Attività di somministrazione e di vendita di prodotti appartenenti al settore alimentare in forma accessoria avviate all’interno di librerie, teatri, cinema, musei, a condizione che tutte le attrezzature della somministrazione e di vendita di prodotti appartenenti al settore alimentare (eccetto magazzino e servizio igienico) occupino una superficie che non superi il 25% di quella destinata all’attività principale;
– Attività di somministrazione e di vendita di prodotti appartenenti al settore alimentare avviate nelle stazioni dei mezzi di trasporto pubblico e nei mezzi di trasporto;
– Attività di somministrazione e di vendita di prodotti appartenenti al settore alimentare avviate nelle scuole, negli ospedali, nelle case di cura comunità religiose, asili infantili, scuole, case di riposo, caserme, stabilimenti delle forze dell’ordine, strutture d’accoglienza per immigrati o rifugiati e altre simili strutture di accoglienza o sostegno;
– Attività di somministrazione e di vendita di prodotti appartenenti al settore alimentare avviate nelle mense o bar aziendali nei quali la somministrazione e la vendita vengono effettuate nei confronti dei propri dipendenti e ai dipendenti di altre aziende convenzionate, nonché delle somministrazioni esercitate in via diretta da amministrazioni, enti o imprese pubbliche a favore dei propri dipendenti e di coloro che sono autorizzati a fruire del servizio;
– Attività di somministrazione presso il domicilio del consumatore (catering);
– Attività di somministrazione e di vendita di prodotti appartenenti al settore alimentare avviate all’interno delle strutture ricettive alberghiere.
In Via San Gregorio Armeno, il Comune di Napoli interdice, oltre l’apertura delle attività indicate sopra, anche le ulteriori nuove attività, eccetto iscritte nella sezione Artigianato del Registro Imprese, per “lavorazione pastori”.
Per ulteriori informazioni, le aziende possono contattare i nostri uffici al n. 0815544990 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 19.00.